Meningite meningococcica. I sospetti iniziali sono stati confermati. La giovane della bassa comasca, ricoverata ieri all’ospedale di Saronno, è stata colpita dal pericoloso batterio, la conferma dalle analisi di laboratorio. “Le sue condizioni, pur gravi, si sono mantenute stabili, non avendo presentato complicanze nelle ultime ventiquattr’ore”, ha spiegato l’assessore al Welfare di regione Lombardia Giulio Gallera.
“La profilassi con somministrazione di antibiotico – ha continuato Gallera – è già stata effettuata, come prevedono le Linee Guida, nella stretta cerchia di familiari e amici, in totale una ventina di persone”.
La profilassi è stata attivata solo per i contatti stretti dal momento che la ragazza ricoverata a Saronno risulta assente da scuola dal 27 febbraio scorso. Secondo le linee guida internazionali, infatti, la profilassi è prevista solo per le persone venute a stretto contatto nei 10 giorni prima dell’inizio dei sintomi, che nel caso della ragazza in questione si sono manifestati il 13 di marzo.
“ATS Insubria – ha aggiunto l’assessore – non attiva la profilassi per i contatti scolastici stretti, ma mette a disposizione uno sportello telefonico (numero verde 800769622 attivo dalle 9.00 alle 12 da lunedì a venerdì), per segnalare eventuali contatti avvenuti in ambito extra scolastico nel periodo indicato. Sono stati informati come di consueto i medici e i pediatri di famiglia per una capillare sorveglianza sul territorio”.
“Trattandosi di ragazzi per i quali è già previsto il richiamo gratuito con il vaccino quadrivalente contro il meningococco – ha concluso l’assessore – tramite l’ATS contatteremo i dirigenti scolastici e, come accaduto in casi analoghi, offriremo agli studenti della scuola frequentata dalla ragazza la possibilità di effettuare il vaccino in ambulatori dedicati a partire dalla prossima settimana”.
