(ANSA) – BOLOGNA, 08 APR – Una canna in carbonio che riesce a resistere, piegata come un arco, fino a un peso di 200 chili. Una barca con motore a scoppio per spostarsi velocemente. E un motore elettrico, per scivolare sull’acqua silenziosi, per compiere piccoli spostamenti, arrivare nelle golene dove altri non arrivano. È la dotazione che Andrea Poggioli, 40 anni, operaio, usa per andare a caccia dei giganti del fiume Po nel Ferrarese, pesci siluro della lunghezza di quasi tre metri e del peso che arriva a toccare i 130 chilogrammi. Prede che una volta immortalate in scatti ricordo vengono ributtate in acqua. "Devo superare il record del mondo nella pesca dei siluri, quello che ho catturato era esattamente 2 metri e 56 centimetri – racconta al Resto del Carlino – Il record è di tre metri, basta un soffio. E tanta fortuna". Poggioli viene da una "dinastia" di cacciatori di "mostri" come li chiama lui. È figlio di Giuliano, 68 anni, pescatore da una vita. Ed è padre di un ragazzino 12enne anch’egli innamorato della pesca. "Ne peschiamo tanti, sappiamo quali acque frequentano, in quali profondità si nascondono, dove vanno a mangiare perché magari in quell’ansa del fiume trovano più cibo, conosco i loro comportamenti, ci sono posti che non rivelerei nemmeno sotto tortura". (ANSA).