Una società ad hoc per la gestione della stazione di servizio per il rifornimento delle barche, separata completamente dalla società sportiva. E’ la proposta votata dal direttivo dello Yacht Club. L’associazione è da tempo al centro di una polemica legata alla gestione e di accertamenti di carattere fiscale. Al centro del caso, approdato anche in consiglio comunale, la prevalenza, negli ultimi anni, di attività di carattere commerciale rispetto a quella sportiva del club di motonautica e vela.
La decisione del direttivo
“Dal 2022, con la chiusura di altri benzinai il nostro è rimasto l’unico per le imbarcazioni nel primo bacino – dice il nuovo presidente, Giacchino Favara – Questo inevitabilmente ha fatto aumentare in modo notevole le entrate. Preciso, le entrate, non i guadagni. Abbiamo comunque ritenuto di separare la gestione del carburante da quella della società sportiva creando una Srl ad hoc. Abbiamo deliberato la decisione e ora attendiamo il parere del Comune”.
Il nuovo direttivo è stato eletto a febbraio, dopo una fase di transizione guidata da un commissario, Niki d’Angelo. Nel settembre scorso, a pochi mesi dall’elezione, erano decaduti il presidente Silvio Santambrogio e il consiglio in seguito alle dimissioni di quattro consiglieri e del tesoriere. Per fare chiarezza sulla situazione fiscale, il Comune e l’Agenzia delle Entrate avevano inviato richieste specifiche tramite posta elettronica certificata.
Gli accertamenti
Accertamenti sui beni demaniali in uso anche dalla guardia di finanza, attività che rientrerebbero nei controlli ordinari delle fiamme gialle. “Sono state fatte verifiche ordinarie e non ci sono state mosse contestazioni”, chiosa Favara.