Giardini a lago di Como, programmata per oggi, è iniziata la riunione tra dirigenti e tecnici comunali e impresa che si era aggiudicata i lavori. Di fatto si è avviata la rendicontazione – o, per dirlo tecnicamente, lo stato di consistenza – di quanto è stato fatto. Primo step per arrivare a capire cosa manca, al fine di adeguare il progetto e soltanto successivamente andare a interpellare le altre aziende che avevano preso parte alla gara e capire se una di queste potrà proseguire il cantiere.
Definire nel dettaglio i tempi per poter dire anche quando i lavori finiranno però è prematuro.
La giornata è iniziata con le parti in cantiere (il Comune con il dirigente e il suo staff, l’impresa con i suoi referenti e il direttore lavori). Una volta verbalizzate le operazioni concluse e quelle da concludere interverrà la verifica del collaudatore che potrà mettere a punto il quadro economico definitivo, sulla base di questo si adeguerà la progettazione che dovrà essere approvata dalla giunta prima di far aprire fase dell’”interpello”: cioè si va a ripercorrere la graduatoria (tra le imprese che a suo tempo avevano partecipato alla gara) e si interpella il secondo a quel punto si capisce se è interessato, se ha ancora i requisiti, se vuole procedere e così via con gli altri. Quindi non è previsto un nuovo bando e la procedura dovrebbe essere più snella.
Che il divorzio tra il Comune e l’impresa siciliana che si era aggiudicata l’appalto fosse nell’aria da tempo era ormai chiaro, ma nelle scorse settimane è diventato ufficiale.
Vale la pena ricordare che i lavori erano partiti a febbraio 2024 con la conclusione prevista in un anno. Ma invece del taglio del nastro ora bisogna tirare le somme e capire quando l’area potrà essere restituita alla città.
“Gli uffici stanno lavorando alacremente – ha detto il sindaco di Como, Alessandro Rapinese – Non vedo l’ora di lasciarci questo stop alle spalle e iniziare a godere questa zona che abbiamo voluto fortemente rinnovare”.