Fumata bianca alle 18.07. Eletto al quarto scrutinio il 267esimo Papa della storia: è l’americano Robert Francis Prevost, Leone XIV. Creato cardinale da Papa Francesco nel 2023, è nato a Chicago il 14 settembre 1955, dunque ha 69 anni.
Una fumata attesa per le 19 e arrivata a sorpresa in anticipo. Boato in piazza San Pietro, dove le campane hanno iniziato a suonare incessantemente. L’annuncio dell’Habemus Papam alle 19.15, l’uscita e la presentazione al popolo alle 19.23, con l’acclamazione della piazza e il saluto del nuovo Papa al popolo con un cenno della mano.
“Fratelli e sorelle carissimi, – ha detto Papa Leone XIV – vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutti i popoli, tutta la Terra. Questa è la pace di Cristo risorto, una pace disarmata e disarmante, Dio ci ama tutti incondizionatamente. Ancora sentiamo la voce di Papa Francesco che benediva Roma e dava la sua benedizione al mondo quella mattina di Pasqua. Consentitemi di dare seguito a quella benedizione. Il male non prevarrà, siamo tutti nelle mani di Dio”.
La seconda giornata di conclave
Questa mattina il secondo e terzo scrutinio sono andati a vuoto: a decretarlo è stata la fumata nera delle 11.51. Tutti con il naso all’insù, verso il comignolo di San Pietro, la cui immagine sta facendo il giro del mondo.
Dopo la fumata nera che ha colto di sorpresa i fedeli in piazza San Pietro perché era attesa dopo mezzogiorno, è scattato un applauso della folla, nonostante la votazione sia andata a vuoto. Circa dodicimila le persone presenti in mattinata per assistere alla seconda fumata, secondo la stima delle forze dell’ordine.
I 133 cardinali elettori, tra i quali c’è il vescovo di Como Oscar Cantoni, nel pomeriggio sono tornati nella cappella Sistina per la quarta e la quinta votazione. Al termine del pranzo, i porporati hanno raggiunto la Cappella Paolina per il tradizionale momento di preghiera prima di fare il loro ingresso alla terza sessione di scrutini.
Il vescovo Cantoni – creato cardinale da Bergoglio nel 2022 – alla vigilia del conclave aveva parlato di “un’esperienza unica, irripetibile anche se piuttosto complessa”.
Ieri, dopo la formula dell’extra omnes (fuori tutti) pronunciata dal maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, l’arcivescovo monsignor Diego Ravelli, il mondo è stato chiuso fuori ed è rimasto con il fiato sospeso in attesa di sapere chi sarà il nuovo Pontefice. Per eleggerlo era necessaria una maggioranza qualificata di due/terzi dei votanti. Quattro scrutini al giorno e due fumate quotidiane. Una al mattino e l’altra al pomeriggio per comunicare al mondo l’esito della votazione.
La fumata bianca è arrivata oggi alle 18.07, nel secondo giorno di conclave.