Picchiata dal fidanzato, minacciata di morte, insultata e spinta nella scarpata a bordo strada in via Bellinzona. Un’aggressione brutale, che una 30enne cubana residente in città avrebbe subito nella notte tra sabato e domenica e che ha trovato il coraggio di denunciare, rivolgendosi al comando della polizia locale di Como. Nelle scorse ore, al termine degli accertamenti, gli agenti hanno arrestato il compagno, un rumeno di 25 anni a sua volta residente a Como.
La denuncia
La 30enne, sofferente e scossa, ieri ha chiesto aiuto alla polizia locale. Ha riferito agli agenti di essere stata aggredita brutalmente dal compagno, con il quale avrebbe una relazione da sette mesi. Secondo quanto dichiarato dalla donna, il fidanzato l’avrebbe colpita ripetutamente, morsicata a un orecchio, insultata e minacciata di morte. La violenza sarebbe culminata con una spinta oltre il ciglio della strada in via Bellinzona. Un volo di alcuni metri, fino a cadere nel corso d’acqua sottostante. Il 25enne, dopo averla raggiunta e fatta uscire dall’acqua avrebbe continuato ad aggredirla fisicamente, per poi tentare di ripulirla e nascondere le tracce della violenza. La vittima avrebbe riferito di aver già subito violenze fisiche e psicologiche ma di non aver mai trovato la forza di denunciare il compagno.
Nella notte tra sabato e domenica, dopo l’aggressione la 30enne ha chiesto aiuto a un familiare, che l’ha accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Valduce. I medici hanno accertato ematomi, escoriazioni e traumi e la prognosi è di 21 giorni.
L’indagine
Il nucleo di polizia giudiziaria della polizia locale ha immediatamente svolto accertamenti e sopralluoghi nell’area segnalata, raccogliendo elementi compatibili con quanto denunciato dalla donna. Il 25enne rumeno è stato rintracciato e, al termine degli accertamenti, arrestato con l’accusa di lesioni, minacce, stalking e tentato omicidio. Sul suo telefono, sequestrato, gli agenti avrebbero trovato anche messaggi minatori e insulti alla fidanzata. L’uomo, come disposto dal pubblico ministero Giuseppe Rose, è stato portato in carcere al Bassone.