Le prove contro Olindo e Rosa Bazzi sono “solide”, così come “minuziosi” sono i riscontri. E’ quanto si legge nelle motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione, che il 25 marzo scorso ha respinto il ricorso presentato dai difensori di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi condannati all’ergastolo in via definitiva per la strage di Erba dell’11 dicembre 2006.
Il ricorso
I legali della coppia si erano opposti alla decisione della Corte di Brescia, che aveva giudicato inammissibile la richiesta di revisione del processo. La sentenza della Suprema Corte ha messo la parola fine a una vicenda giudiziaria che si trascina da oltre 18 anni.
Le motivazioni
“La base di raffronto rispetto ai nuovi elementi”, scrivono i giudici della Cassazione, “è costituita da un tessuto logico-giuridico di notevole solidità non solo per la forza espressa da ognuna delle principali prove acquisite in ragione della loro autonoma consistenza ma anche per la presenza di innumerevoli e minuziosissimi elementi di riscontro”.