“Questa situazione ci fa perdere qualche mese ma i giardini a lago li rifaremo e li rifaremo bene. La città deve ancora un po’ di pazienza”. Così il progettista, l’architetto Gianni Artuso. Parole che arrivano alla vigilia di un altro passaggio atteso per sbloccare la situazione e far ripartire il cantiere. Per ricapitolare, nei primi giorni di maggio è iniziato “lo stato di consistenza” del cantiere (cioè la rendicontazione delle opere concluse e di quelle ancora da portare avanti) dopo la chiusura con l’impresa che si era aggiudicata i lavori. «La buona notizia – aveva detto subito dopo il sindaco Alessandro Rapinese – è che la data è stata rispettata e che abbiamo già un verbale firmato con riserva, cosa normale in questi casi. Da lì si aprivano 15 giorni di tempo per le considerazioni, ma – aveva aggiunto il primo cittadino – il 17 maggio il tutto dovrebbe passare nelle mani del collaudatore che tradurrà in termini economici i lavori fatti».
Sulla base di questo si adeguerà la progettazione che dovrà essere approvata dalla giunta prima di poter aprire fase dell’”interpello” che consiste nel ripercorrere la graduatoria (tra le imprese che a suo tempo avevano partecipato alla gara) e ricontattare il secondo a quel punto si capisce se è interessato, se ha ancora i requisiti, se vuole procedere e così via con gli altri.
Definire nel dettaglio i tempi per poter dire anche quando i lavori finiranno però è prematuro.
Artuso, interpellato sul tema e sui timori legati alla ripartenza delle opere, ammette: “Ci siamo trovati in questa situazione che ha portato alla rescissione contrattuale che si farà perdere qualche mese ancora ma sono ottimista, i giardini saranno fatti e bene, è un qualcosa che stiamo pagando un po’ tutti in primis la città, bisogna avere ancora un po’ di pazienza”.