Gazebo della Lega a Cantù per ribadire la contrarietà alla moschea di via Milano e avviare una raccolta firme. Una mobilitazione indetta dopo che il Consiglio di Stato, respingendo i ricorsi del Comune, ha di fatto ribadito, come già fatto dal Tar il via libera al luogo di culto islamico nel capannone dell’Associazione Assalam.
“Nessun passo indietro, rimane ferma e assoluta la contrarietà politica della Lega alla moschea e al rischio di islamizzazione delle nostre comunità”, ha ribadito il deputato e sottosegretario all’Interno Nicola Molteni.
Molteni e Sardone
“Ho lanciato una mobilitazione generale – ha dichiarato – con una raccolta firme online e cartacea fra i cittadini nei prossimi giorni, per dire no alla moschea e per sollevare il tema, fortemente sottovalutato, della sicurezza e dei controlli per l’ordine pubblico. Sono molto preoccupato, come lo sono tutti i cittadini che ho incontrato oggi. Non possiamo trascurare i loro timori e le loro paure”.
Presente anche l’europarlamentare Silvia Sardone, appena nominata vice segretaria della Lega.
Il sindaco
Il sindaco di Cantù Alice Galbiati ha dichiarato che il Comune non ha mai fatto causa alla comunità islamica. “E’ il contrario – ha detto – Sono gli islamici che hanno fatto causa al Comune costringendoci a una battaglia giudiziaria che è durata otto anni”.