(ANSA) – PERUGIA, 21 MAG – Per Patrick Lumumba e il suo legale Carlo Pacelli "Amanda Knox non è vittima di alcun errore giudiziario ma è stata riconosciuta come una calunniatrice". Lo hanno ribadito dopo il deposito delle motivazioni della sentenza con la quale la Cassazione ha confermato la condanna dell’americana a tre anni di reclusione, già scontati, per calunnia nei suoi confronti. Per averlo coinvolto nelle indagini sull’omicidio di Meredith Kercher al quale è poi risultato estraneo e quindi prosciolto. In una nota diffusa dall’avvocato Pacelli si evidenzia che nelle motivazioni ci sono "passaggi, tutti assolutamente significativi". Uno relativo ai dialoghi intercettati in carcere tra Knox e la madre in cui Amanda la giovane "… aveva mostrato rammarico per avere compromesso la posizione di Lumumba cui aveva rovinato la vita ed al quale doveva delle scuse…con ciò dimostrando piena consapevolezza della estraneità di Patrick al delitto…". L’avvocato Pacelli ha parlato di una "sentenza definitiva in linea con quelle che l’hanno preceduta e sono giunte tutte a deliberazioni convergenti per quanto concerne la sussistenza, al di là di ogni ragionevole dubbio, della penale responsabilità di Knox per il reato di calunnia commesso ai danni di Patrick Diya Lumumba". (ANSA).