(ANSA) – CATANIA, 21 MAG – "Tutti i filoni di indagine sono allo stato aperti, soprattutto quelli che in termini giornalistici possiamo definire i misteri delle stragi. C’è uno strenuo sforzo per verificare qualunque angolo rimasto ancora inesplorato e avere la consapevolezza che si è fatto veramente tutto il possibile". Lo ha detto il procurato di Caltanissetta, Salvatore De Luca, intervistato dalla Tgr Sicilia, sulla strage di Capaci in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomi della sua scorta. Tra gli accertamenti in corso, quelli sui tre profili di Dna, di due uomini e una donna, che sono stati estrapolati su alcuni reperti trovati nel luogo dell’esplosione – un paio di guanti in lattice, una torcia funzionante scritto con le due batterie e un tubetto di mastice – custoditi nel Palazzo di Giustizia di Caltanissetta, mostrati nel servizio della Tgr Sicilia, che potrebbero appartenere a degli artificieri ancora non identificati. I profili non corrispondono a quelli di tre indagati su cui era stato acceso un faro della Procura. La loro posizione è stata archiviata. (ANSA).