Buche e strade dissestate: i cittadini dovranno abituarsi all’idea visto che gli interventi sulle arterie provinciali potrebbero essere drasticamente ridotti a causa di un annunciato taglio del 70% ai fondi 2025-2026 sulla sicurezza stradale. L’allarme arriva dal presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca, che riprende quello lanciato dall’Assemblea Nazionale dei Presidenti di Provincia, riunitasi a Roma la scorsa settimana.
«Non possiamo tacere di fronte a una situazione tanto grave quanto sottovalutata: – dichiara Bongiasca – i tagli imposti ai fondi per la sicurezza stradale mettono seriamente a rischio l’incolumità dei cittadini e la tenuta del nostro territorio. Come Provincia ci uniamo con forza alla richiesta del presidente dell’UPI (Unione Province d’Italia) Pasquale Gandolfi di aprire un tavolo di crisi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La sicurezza non può essere sacrificata per mere ragioni di bilancio».
Le misure previste dalla legge di bilancio e dal decreto Milleproroghe comportano una riduzione di circa 1,7 miliardi di euro sulle risorse assegnate a province e città metropolitane per gli anni 2025 e 2026, con un taglio del 70% della spesa programmata e una diminuzione media del 50% fino al 2029.
I dati relativi alle singole province sono stati resi noti nelle scorse ore: nel solo biennio 2025-2026, alla Provincia di Como sono stati tagliati 3.143.973 euro rispetto alle risorse originariamente assegnate, una riduzione del 70%. Dei 4.491.391 euro previsti, resta oggi soltanto 1.347.417 euro. Una situazione drammatica, che rischia di bloccare cantieri già progettati e necessari per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza della rete viaria provinciale.
Il quadro non migliora allargando lo sguardo al quadriennio: dal 2025 al 2028, il taglio complessivo per Como ammonta a 5.389.669 euro, con una riduzione del 48% sul totale delle risorse previste. «Si tratta di risorse già stanziate – sottolinea Bongiasca – fondamentali per realizzare interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza su una rete stradale che si estende per quasi 600 chilometri, attraversata ogni giorno da migliaia di veicoli». Il presidente della Provincia sollecita anche l’intervento dei parlamentari comaschi.
«Non chiediamo l’impossibile – conclude Bongiasca – ma semplicemente che vengano rispettati gli impegni assunti nei confronti dei territori. La sicurezza stradale è una responsabilità pubblica inderogabile: servono risorse certe».
Il commento di Chiara Braga (Pd)
Sul taglio ai fondi è intervenuta la parlamentare comasca, capogruppo del PD alla Camera, Chiara Braga, prima firmataria assieme alla segretaria Elly Schlein di un’interrogazione urgente indirizzata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. “Il Governo Meloni sta colpendo e svuotando le casse degli Enti locali. – dichiara Braga – Questa volta tocca a Province e Città metropolitane. I tagli colpiranno duramente una rete viaria già fragile come quella comasca – prosegue Braga – caratterizzata dalla presenza di punti nevralgici e di estrema fragilità, come i collegamenti in Centro e Alto lago. Senza risorse adeguate per la manutenzione straordinaria, il rischio concreto è che si presenti la necessità di limitare la circolazione stradale. La stessa legge di Bilancio del Governo Meloni che ha disposto questi brutali tagli lineari alla manutenzione stradale – conclude Braga – ha invece previsto un ulteriore stanziamento di circa 2 miliardi di euro per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, portando il costo complessivo di un’opera inutile, costosa e pericolosa a oltre 13 miliardi di euro”.