di Lorenzo Dolce (ANSA) – PESCARA, 27 MAG – Stop ai bus elettrici che dal 28 aprile scorso circolano a Pescara sulla cosiddetta Strada Parco, nata sull’ex tracciato ferroviario, polmone verde per anni percorso da ciclisti e pedoni e poi destinata ad accogliere il filobus, ma solo dopo collaudo, peraltro non ancora avvenuto. Il Tar Abruzzo ha accolto l’istanza di annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della delibera di Giunta regionale per l’immissione in servizio di bus elettrici. Il ricorso era stato presentato, all’indomani dell’inaugurazione di quella che è stata chiamata ‘linea verde’, dal Comitato Strada Parco Bene Comune contro Regione Abruzzo, Comuni di Pescara e di Montesilvano e Tua Spa, la società che gestisce il trasporto pubblico in Abruzzo. L’udienza pubblica nel merito è fissata per il 22 maggio 2026. Dunque addio ai bus per almeno un anno. "Nel procedimento in corso – scrive nel dispositivo il giudice relatore Massimiliano Balloriani, della sezione staccata di Pescara – si è preteso di utilizzare il tracciato prima del completamento dei controlli rimessi alla competenza del Ministero con riferimento alla sua idoneità e sicurezza". Nel provvedimento si parla anche di "eccesso di potere" e di verbali di sopralluogo generici. Nel ricorso, curato dallo studio legale Di Tonno, il Comitato faceva notare che il transito di autobus contrasta con il vincolo di destinazione impresso alla Strada Parco in occasione dei finanziamenti erogati per la sua realizzazione, finanziamenti che individuavano come mezzo di trasporto il filobus e non l’autobus. Oggi il Comitato commenta il pronunciamento del Tar come "uno smacco colossale per la pubblica amministrazione inadempiente". "Come volevasi dimostrare – si legge in una nota – l’opera pubblica trentennale necessita del collaudo preventivo delle Autorità competenti, a prescindere dal sistema di trazione dei vettori impiegati. Il gioco di prestigio messo in piedi dal sindaco Masci ha procurato un grave disdoro all’immagine della nostra città e alla sottomessa stazione appaltante". (ANSA).