La Uil di Como chiede interventi per migliorare le condizioni di lavoro degli agenti della polizia penitenziaria. “I numeri del carcere di Como parlano da soli – scrivono in una nota il segretario della Uilpa Polizia penitenziaria Fabiano Ferro e il coordinatore della Uil del Lario Dario Esposito – Gli agenti in servizio sono 189, contro un organico previsto di 216: un deficit del 12,5%. I detenuti sono 434, a fronte di una capienza regolamentare di 226: quasi il doppio”.
“Servono rinforzi – è la richiesta della Uil – Turni sostenibili, riposi garantiti, ferie non più da conquistare a fatica. Sono diritti fondamentali, che oggi non si riescono a esercitare. È da qui che bisogna cominciare: con provvedimenti urgenti di missione in ingresso nel ruolo agenti/assistenti per coprire almeno in parte le carenze, riportando il lavoro entro limiti accettabili”.
Critiche anche al contratto nazionale del comparto sicurezza, appena rinnovato e definito dai sindacalisti “ingiusto, inefficace, inadeguato”. “È ora che lo Stato faccia la sua parte – concludono Esposito e Ferro – Si parta dal Bassone, il più sovraffollato della Lombardia, con misure concrete. Servono agenti, risorse, diritti. Non altre parole”.