Dieci anni di reclusione per tentato omicidio per Said Cherrah, il marocchino di 26 anni accusato di aver accoltellato la ex fidanzata, 24enne erbese, il 9 dicembre dello scorso anno nel posteggio di un centro commerciale di Giussano, in Brianza. La condanna è la seconda dopo quella del tribunale di Como del gennaio scorso per un precedente episodio, l’aggressione con l’acido sempre della ex fidanzata, il 21 novembre 2023 a Erba.
Il processo
Il nuovo processo si è svolto oggi a Monza con rito abbreviato. Il giudice dell’udienza preliminare Angela Colella ha pronunciato la sentenza di condanna nel primo pomeriggio. Dieci anni, più degli 8 chiesti dall’accusa, e un risarcimento provvisionale di 50mila euro alla vittima. Cherrah non era presente in aula perché gli è stato vietato di partecipare all’udienza dopo che, durante il processo a Como per l’episodio precedente, aveva minacciato e provato ad aggredire la ex in aula. Per l’aggressione con l’acido alla ex fidanzata, era poi stato condannato a 11 anni di reclusione per i reati di stalking e di “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso.
Il 9 dicembre scorso il marocchino, residente in provincia di Pavia, dopo essere evaso dagli arresti domiciliari aveva aggredito la ex fidanzata e l’aveva accoltellata, colpendola alle spalle nel posteggio di un centro commerciale di Giussano.
La difesa
Il difensore di Cherrah, l’avvocato Roberto Grittini, durante l’udienza di oggi ha chiesto di derubricare l’accusa da tentato omicidio a lesioni gravi e di applicare il minimo della pena per l’evasione. “Ci aspettavamo una sentenza diversa – ha detto al termine dell’udienza – Aspetteremo le motivazioni, che saranno depositate entro 90 giorni, le analizzeremo e valuteremo se fare appello”.
Nessuna dichiarazione dalla vittima, che oggi era in aula, accanto al legale che l’assiste, Daniela Danieli. Proprio l’avvocato della donna, dopo quanto era accaduto in aula in tribunale a Como aveva chiesto che Cherrah non fosse presente oggi al nuovo processo.