Il bagno nel lago? Soltanto nei punti indicati e solo se si è in buona forma fisica e si è buoni nuotatori. I tuffi da altezze elevate o in acque torbide e sconosciute sono fortemente sconsigliati per il rischio di traumi gravi. Inoltre bisogna evitare di entrare in acqua subito dopo una lunga esposizione al sole o in condizioni di sudorazione intensa per prevenire shock termici e crampi muscolari.
Pochi semplici consigli, o come vengono definiti comportamenti responsabili e prudenti, quelli diffusi dall’Ats Insubria per l’estate.
La cronaca, purtroppo, ogni anno riferisce di incidenti gravi o malori in acqua che hanno portato in più di un’occasione al decesso anche tra persone giovani. Il Lago di Como è pericoloso e va affrontato con cautela e la dovuta attenzione che si deve applicare a tutti i corsi d’acqua. Gli esperti dell’Ats ribadiscono di “fare il bagno nei laghi solo se si è buoni nuotatori e in buona forma fisica”. Particolare attenzione poi ai più piccoli: “devono essere sempre sorvegliati quando si trovano vicino all’acqua, anche in ambienti domestici e nelle vicinanze di piscine. Attenzione anche all’uso di giochi e oggetti gonfiabili, come materassini, che non garantiscono sicurezza in acque profonde e possono causare incidenti”.
L’Ats Insubria, che riunisce i territori di Como e Varese, ricorda, inoltre, che i fiumi del territorio non sono balneabili. Le correnti e le basse temperature dell’acqua rappresentano un serio pericolo, con rischi di ipotermia e annegamento anche in caso di semplice immersione per rinfrescarsi.
Infine, è essenziale rispettare sempre i divieti di balneazione indicati. Un punto nevralgico dove i cartelli vengono costantemente disattesi è la zona del Tempio Voltiano. Per informazioni sullo stato di balneabilità delle località rivierasche è utile consultare il sito del Ministero della Salute – Portale Acque.