No al pedaggio sulla Milano-Meda: la mozione contro l’introduzione del pagamento arriva anche in consiglio comunale, a Como. Resta ferma la posizione del Partito democratico e ora la questione approda a Palazzo Cernezzi. Durante l’ultimo consiglio comunale, infatti, si è votata la mozione con la quale si esprimeva contrarietà all’introduzione di un pedaggio sull’ormai nota tratta B2 della Milano-Meda, attualmente gratuita. Per intenderci, quella che da Lentate sul Seveso porta allo svincolo di Cesano Maderno, destinata a diventare un tratto di Pedemontana e a gravare ulteriormente sulle tasche di molti pendolari comaschi.
Milano Meda a pagamento, la mozione bocciata in consiglio comunale a Como
Con la mozione dei consiglieri Legnani, Lissi, Galli e Fanetti, si impegnava il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, “ad attivarsi in Regione per l’eliminazione della tariffa prevista, coordinandosi anche con gli altri enti locali (Province e Comuni) coinvolti”. A dirlo è il consigliere comunale del Partito Democratico, Stefano Legnani.
“Tutti i gruppi di minoranza, compresi Lega, Forza Italia e FdI, hanno votato a favore della mozione. Il sindaco – sottolinea Legnani – ha dato però parere contrario e la mozione è stata bocciata dalla maggioranza”. Con 10 voti favorevoli, 18 contrari e nessun astenuto, la mozione è stata respinta.
“Rapinese – commenta ancora il consigliere comunale dem – ha votato esattamente il contrario rispetto a quanto aveva fatto nei mesi scorsi in consiglio provinciale. La giustificazione? A differenza della mozione in Consiglio provinciale, questa lo impegnava personalmente”.
“Di fatto – prosegue – ha affermato che non ritiene di dovere dedicare del tempo ai propri cittadini per un obiettivo che in realtà sembrerebbe condividere. In pratica – conclude Legnani – se ne lava le mani: tutto ciò alla faccia della coerenza e soprattutto delle imprese e delle famiglie comasche delle quali si rifiuta di farsi portavoce”.