Escursioni guidate, visite in malga, percorsi alla scoperta dei luoghi della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, workshop sulla gestione sostenibile dei ghiacciai, trekking per persone disabili, convegni e momenti formativi sull’agricoltura montana: sono i progetti finanziati quest’anno nell’ambito della “Legge per le Montagne di Lombardia”, approvata nel 2020 e ispirata ai valori contenuti nella carta di “Save the Mountains”.
I progetti, approvati dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, sono stati presentati questa mattina a Palazzo Pirelli, con l’obiettivo di portare quest’estate oltre 6mila giovani e famiglie sulle montagne lombarde.
Romani: “Diamo valore alle nostre montagne attraverso le esperienze delle persone”
Il presidente del Consiglio regionale Federico Romani sottolinea: “Siamo convinti che portare i più giovani, le famiglie e i bambini in montagna p il primo passo per dare un futuro a questi territori e mantenere l’identità delle comunità che ci vivono e lavorano: la montagna è funzionale ai giovani e alle famiglie e saprà rilanciarsi nel modo migliore se proprio i giovani e le famiglie saranno protagonisti in montagna. Questo significa dare valore alle montagne e questo è il nostro obiettivo”.
Si tratta di sei progetti sostenuti dal Consiglio regionale con uno stanziamento di 60mila euro, per valorizzare esperienze di giovani e famiglie nei rifugi alpini lombardi e promuovere la conoscenza del patrimonio montano lombardo con un’attenzione particolare per le persone più fragili.
“Anche quest’anno presentiamo progetti concreti che, in questi anni, hanno consentito di dare continuità alla legge sulle montagne lombarde – ha sottolineato il Consigliere Segretario Jacopo Scandella -. Progetti che consentono di coinvolgere persone che altrimenti non si sarebbero mai avvicinate alla montagna. Ciò ci permette di stimolare e promuovere la conoscenza diretta da parte di giovani e famiglie e significa anche aumentare l’interesse nei confronti dei bisogni di chi vive e lavora in montagna, nonchè sulle necessità di servizi, strutture e infrastrutture nelle aree montane della nostra regione”.
“Attenzione concreta, non solo per il patrimonio materiale, il paesaggio e le strutture, ma anche per quello immateriale, fatto di cultura, sacrificio, e passione – ha ribadito il Presidente della Commissione speciale Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine Giacomo Zamperini -. Siamo convinti che solo trasferendo la passione per la montagna alle nuove generazioni possiamo trasmettere i valori che essa custodisce: il rispetto, l’impegno, la responsabilità. Il Consiglio regionale vuole bene alle montagne e vogliamo restituire a rifugisti e a chi vive in montagna il rispetto e l’attenzione che meritano”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti Emilio Aldeghi (rappresentante del Club Alpino Italiano regionale e della Sezione di Lecco), Roberto Gualdi (Presidente dell’Associazione Montagna Italia), Paolo Valoti (rappresentante della Sezione ANA di Bergamo) e Renato Veronesi (Presidente del Club Alpino Italiano – Sezione di Brescia).
Presente anche il Consigliere regionale Alberto Mazzoleni, Vice Presidente dell’UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani).
I rappresentanti delle sei associazioni e realtà che hanno presentato un progetto condiviso e finanziato dal Consiglio regionale, hanno spiegato i contenuti dei progetti e le modalità di adesione e partecipazione. Tutti i progetti prenderanno il via domenica 6 luglio, data in cui cade e si celebra la Giornata regionale delle montagne.
Le iniziative
Associazione Montagna Italia (Bergamo) ha presentato il progetto “Festival delle Alpi di Lombardia 2025”, che si terrà dal 4 al 6 luglio presso il Rifugio “Elena Tironi”, in località Valgrigna a Esine (BS) e presso la Sala “Galmozzi” di Bergamo. Il programma prevede escursioni guidate, visite in malga, un concerto e la proiezione di film e documentari su speleologia e alpinismo.
Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Bergamo ha presentato il progetto “Giovani in cammino con la Montagna”, iniziativa per avvicinare i giovani e i loro genitori e insegnanti ai luoghi della Prima e della Seconda Guerra Mondiale tra le montagne di Lombardia e per promuovere la sostenibilità ambientale, sociale, culturale, economica e turistica delle montagne lombarde secondo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Club Alpino Italiano – Sezione di Brescia ha presentato il progetto “Il ghiacciaio in città: dalla montagna al rubinetto”, che sarà articolato durante l’estate in cinque tappe distinte, partire dal primo weekend di luglio che, coinvolgeranno quasi tremila persone tra la Valcamonica, il rifugio “Garibaldi” e la città di Brescia. L’obiettivo è approfondire il tema della gestione sostenibile della risorsa idrica del ghiacciaio dell’Adamello, con giornate in montagna, seminari, workshop e approfondimenti scientifici.
Club Alpino Italiano – Sezione di Lecco, che ha presentato il progetto “Tre giorni in montagna con il gruppo Montagna Terapia” prevede il coinvolgimento in attività escursionistiche di ospiti della CRA (Comunità Riabilitativa ad alta specializzazione) di Bellano, ai quali si aggiungeranno alcuni pazienti del Centro Psicosociale dell’ASST di Lecco. L’iniziativa si terrà dal 9 all’11 luglio in Valmalenco (SO), nella zona delle dighe di Campomoro e Gera, nell’area Bernina e Pizzo Scalino, con pernottamento di due notti al Rifugio “Bignami”.
Club Alpino Italiano – Comitato Regionale ha presentato il progetto “Famiglie e giovani in montagna”, con l’obiettivo di far vivere l’esperienza in rifugio e di incentivare la frequentazione di sentieri, rifugi e malghe delle montagne lombarde, nella stagione estiva, da parte di famiglie residenti in Lombardia.
UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) Lombardia ha presentato il progetto “Dalla montagna al futuro: sostenibilità e tradizione nell’agricoltura”, che si terrà in estate presso alcuni alpeggi in provincia di Sondrio dove saranno ospitati convegni e momenti formativi sulla gestione dei pascoli e sull’importanza dell’agricoltura di montagna intesa come risorsa economica, custode della biodiversità e del paesaggio.