Commercianti di via Milano in rivolta. A pochi giorni dall’avvio del cantiere per i lavori di rimozione del porfido e di asfaltatura della parte bassa della strada, fissato per lunedì 7 luglio, non si placano le polemiche per le possibili conseguenze che gli interventi e la chiusura al traffico della via, potranno avere per i negozianti, in concomitanza con la partenza dei saldi estivi del 5 luglio. Massimo Galeazzi, negoziante di via Milano, si è fatto promotore nelle scorse settimane di una raccolta firme per chiedere al sindaco Alessandro Rapinese di posticipare di 30 giorni il cantiere. “Abbiamo raccolto l’adesione della maggior parte dei negozianti di via Milano bassa, – spiega Galeazzi – molto preoccupati di quello che potrà succedere da lunedì. Toglieranno decine di posteggi in via Rezia, dove i nostri clienti erano soliti parcheggiare. Sarà deviato anche il percorso degli autobus di ASf, dunque ci chiediamo quanta gente potrà arrivare nei nostri negozi. Se non lavoreremo chi ci aiuterà? – chiede Galeazzi – Nei giorni scorsi ho ricevuto una chiamata del sindaco Rapinese, che mi ha annunciato che il prossimo 9 luglio verrà a monitorare la situazione”.
Al fianco dei negozianti si schierano Stefano Molinari e Alessandro Nardone, rispettivamente presidente provinciale e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia. “Una scelta che colpisce duramente i commercianti della zona, costretti a subire un danno economico in un periodo strategico per le vendite – sottolineano Molinari e Nardone – Ci chiediamo come sia possibile che un intervento pianificabile con largo anticipo non sia stato programmato per agosto, mese notoriamente più tranquillo. L’amministrazione aveva tutto il tempo per confrontarsi con le associazioni di categoria o semplicemente ascoltare i diretti interessati. Ma ancora una volta si è scelta la via dell’imposizione, dimostrando quanto sia assente la volontà di costruire un rapporto autentico con la città”. E infine l’appello di Molinari e Nardone ai cittadini comaschi: “Andate in via Milano, – dicono – continuate a frequentarla e sostenete concretamente le attività commerciali. In un momento così difficile, la solidarietà può fare la differenza”.