Giardini pubblici di Como in balia del degrado e dell’incuria. Prima erano i parchetti di Lora, in via don Bosco e via Verga, poi quelli in via Canova, a Monte Olimpino, fino al parco giochi di Albate, affollato di bambini quando riprende la scuola. Ora è il parchetto di via Magni, a due passi da via Pasquale Paoli, circondato da un ampio complesso condominiale. È soltanto l’ultima segnalazione in ordine cronologico che riguarda alcuni giardini pubblici comaschi, dove la trascuratezza e i segni del tempo sono evidenti.
Succede anche al parco giochi di via Magni, a Rebbio, dove le panchine sono praticamente inutilizzabili e anche lo scivolo per i bambini andrebbe rimesso a nuovo. Sono malridotti anche altri giochi, dove il legno sembra ormai completamente marcito.



Le corde dell’altalena andrebbero sostituite, per permettere ai più piccoli di divertirsi in sicurezza, e l’erba incolta andrebbe sistemata. Il campetto da calcio invece è ben tenuto, se non fosse per l’ombrello rotto abbandonato all’interno. Visibilmente arrugginite le due porte.


Le parole dell’assessore Bodero Maccabeo
“È una situazione nota e sulla quale stiamo già lavorando”. A dirlo è l’assessore comunale a Verde, Parchi e Giardini, Chiara Bodero Maccabeo, che poi assicura: “Stiamo effettuando interventi di manutenzione straordinaria. Dopo la sistemazione dei giochi di via Quaglio a Sagnino, di via Collina e via Segantini, a settembre sono previsti i lavori ai giardini pubblici di Lora. L’attenzione è massima per tutti gli spazi verdi della città – sottolinea l’assessore – i parchi saranno sistemati, ma serve tempo”.
E se a Palazzo Cernezzi la situazione è nota e i lavori sono già in programma, come spiegato dall’assessore Chiara Bodero Maccabeo, ora non resta che sperare nel buonsenso delle persone. Di chi danneggia, incurante del rispetto altrui. Di chi passeggia e sporca, senza poi premurarsi di ripulire uno spazio pubblico, di cui tutti – grandi e piccoli – hanno il diritto di usufruire. Insomma, contro gli incivili c’è poco da fare, se non sperare che – finalmente – abbiano la meglio il rispetto e la buona educazione.