“Nelle sedi di Cgil, Cisl e Uil nel mese di maggio si sono rivolte persone, residenti a Como, che percepiscono l’assegno di inclusione, presentando una nota con la quale si indicava loro la sospensione del servizio, a causa del mancato conferimento della delega da parte del Comune all’Azienda Sociale Comasca”: è l’allarme lanciato in una nota congiunta dai sindacati lariani.
“Abbiamo chiesto un incontro urgente all’assessorato di competenza dell’amministrazione comunale – spiegano i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil – A distanza di un mese non si è avuto alcun riscontro. Quello che ci preme sottolineare è il venir meno di una responsabilità di tutela proprio delle persone più fragili della comunità”.
A livello provinciale, dall’ultimo rapporto Inps, sono 1.574 i nuclei famigliari che percepiscono l’assegno di inclusione. Oltre 400 sono di Como.