“L’ultima sentenza del TAR, che ha sospeso la chiusura della scuola di via Perti accogliendo il ricorso delle famiglie, è solo l’ennesimo episodio di una lunga catena di errori che hanno un costo ben preciso: quello delle spese legali sostenute dal Comune. E quindi da tutti noi”: sono le parole di Stefano Molinari e Alessandro Nardone, rispettivamente presidente provinciale e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, a fronte della sentenza arrivata ieri dal Tribunale amministrativo regionale, che ha dato ragione alle famiglie.
“La tenacia dei genitori – proseguono Molinari e Nardone – dimostra che la partecipazione attiva può ancora fare la differenza, anche contro un’amministrazione che tende a ignorare le voci della città. Non si tratta di un caso isolato, e in ogni occasione il copione si è ripetuto: decisioni imposte dall’alto, nessun ascolto, nessun confronto. La decisione del TAR rappresenta anche una vittoria importante per riaffermare un principio che consideriamo irrinunciabile: i servizi legati alla famiglia non sono costi da tagliare, ma investimenti da aumentare. Una sensibilità che a Rapinese, purtroppo, manca completamente. È ora che il sindaco smetta di raccontare la favola dell’efficienza e inizi a fare i conti con la realtà: – concludono Molinari e Nardone – la sua ostinazione sta danneggiando Como”.