“C’è un’espressione del Tribunale, che abbiamo tempo per impugnare”: il sindaco di Como Alessandro Rapinese non intende fermarsi davanti alla decisione del Tar della Lombardia, che lo scorso 9 luglio ha bloccato le chiusure della scuola primaria Nazario Sauro di via Perti e della scuola dell’infanzia Carluccio di via Volta decise dall’amministrazione comunale, accogliendo il ricorso presentato da un gruppo di genitori, sostenuti dall’associazione Nova Como.
“I tempi per impugnare la decisione del Tar non sono finiti – spiega il sindaco – Appena l’ufficio legale del Comune sarà pronto, decideremo cosa fare. Comunque, -sottolinea Rapinese – la razionalizzazione delle scuole, come ho detto l’anno scorso e anche l’anno precedente, era solo all’inizio e andremo avanti con tutto quello che resta da razionalizzare”.
La primaria di via Perti e l’asilo di via Volta, dunque, a settembre resteranno aperte, anche se il provveditore di Como, Giuseppe Bonelli, ha frenato gli entusiasmi sulla possibilità di riaprire le iscrizioni in quanto le piattaforme del Ministero sarebbero già chiuse e gli organici definiti.
“Non posso oppormi al volere del Tribunale – dichiara Rapinese – ma ci sono diversi livelli e penso che la lezione del Carducci sia abbastanza chiara su quella che è la nostra determinazione nell’andare a fondo in ogni contesa legale. Rispettiamo la giustizia, – conclude il sindaco – ma andiamo avanti. Su queste due scuole ora c’è l’espressione di un giudice. Continueremo con tutte le altre”.