(ANSA) – ROMA, 24 LUG – "In quegli anni ero contro la separazione delle carriere perché auspicavo che la magistratura restasse compatta, in tempo di stragi e tangentopoli. Poi ci fu il caso del suicidio di un indagato in una mia inchiesta a Venezia. Da lì capìì che si stava esagerando e nel 1995 cambiai idea, tanto che anche alcuni giornali il giorno dopo titolarono su questa mia nuova decisione. Del resto non sono stato certo l’unico tra i magistrati, tra i politici e tra i giornalisti a cambiare idea. Nel 1997 fui chiamato dai probiviri dell’Anm per render conto delle mie idee, che ribadìi". Così all’ANSA il ministro della Giustizia Carlo Nordio in merito al documento del 1994 diffuso dall’Anm, in cui il Guardasigilli sottoscrisse un appello contro la separazione delle carriere. (ANSA).