Un Como entusiasmante batte 3-0 l’Ajax e conquista la prima Como Cup. Il quadrangolare è stato un crescendo di emozioni in campo e sugli spalti. Cinque giornate, quattro squadre e tre triplette segnate dai lariani. In crescita anche la fase difensiva.
Dalla vittoria per 3-2 nell’esordio contro il Lille si è arrivati al 3-1 contro i sauditi dell’ Al-Ahli e infine alla rete inviolata nella finale. La partita è stata contrassegnata da due rigori. A segnare il primo, al 26esimo, è stato Nico Paz, nel mezzo la rete del neo arrivato Baturina e infine sul dischetto dagli 11 metri è andato Douvikas.
Ma lo spettacolo è arrivato non solo con i gol e il trofeo sollevato da Gabrielloni, ma anche quando i droni hanno illuminato il cielo di Como con i simboli della squadra e un grande cuore blu. Il cuore, appunto quello che non è mai mancato ai ragazzi di Fabregas che hanno assaporato l’aria delle notti europee. Prestazioni e grande show in campo contro avversarie di primissimo piano perché, come diceva il mister: “Non serve a nulla giocare contro squadre inferiori che puoi battere 10 o 15-0”. E allora basta ricordare cosa splende nelle bacheche dei club affrontati dal Como per rendersi conto che la competitività, da sempre chiesta da Fabregas, non verrà mai meno. L’Ajax di Champions League ne ha vinte quattro, l’Al Alhy è la detentrice della Champions asiatica mentre il Lille si è qualificato al quinto posto in Ligue 1 e il prossimo anno giocherà l’Europa League.
Ma gli appuntamenti estivi non finiscono qui. Nuove emozioni sono in arrivo. In programma mercoledì 6 agosto c’è il Betis, finalista dell’ultima edizione di Conference League e da cui provengono Diao e Rodriguez, l’acquisto più costoso della storia dei lariani: 28 milioni di euro. Fino alla partita più attesa Barcellona-Como in programma il 10 agosto. Yamal e compagni sono avvisati: il Como non ha paura di nessuno