Altri cinque Daspo fuori contesto firmati dal questore di Como, Marco Calì, dopo la violenta rissa andata in scena nella notte tra il 16 e il 17 giugno tra Cernobbio e Maslianico (ne parlavamo qui).
La polizia, in questi giorni, ha dato seguito all’iter amministrativo per l’emissione degli ulteriori cinque provvedimenti, che vanno ad aggiungersi a quelli già emessi nei giorni successivi ai fatti.
I cinque già destinatari dei DASPO Urbani, a seguito degli ulteriori approfondimenti svolti dai carabinieri della Stazione di Cernobbio, sono considerati i componenti del gruppo di giovani che si era reso protagonista dei violenti episodi di giugno. Si tratta di due ragazze di 16 anni e una di 15, un ragazzo di 22 e un altro 21enne egiziano – residenti tra Como città e provincia – che sono stati denunciati per lesioni aggravate, rissa e concorso. Nel provvedimento, stilato dagli specialisti della Divisione Anticrimine della questura, notificato ai giovani, ricorre un preciso punto in cui si sottolinea che sono “da considerarsi persone impermeabili ai precetti dell’Autorità e pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica”. Con queste parole si vieta loro di frequentare, per la durata di un anno, una vasta zona del centro città e dei giardini a lago, con espresso divieto di radunarsi soprattutto nei locali pubblici (come bar e ristoranti), ai centri sportivi e alle stazioni ferroviarie. Sono in fase di verifica, altri provvedimenti per i fatti accaduti che hanno fatto preoccupare, e non poco, i residenti.
La notte del 16 giugno scorso, tra le 23 e la mezzanotte, i carabinieri erano intervenuti prima in piazza Risorgimento a Cernobbio, dove era in corso una violenta lite. Subito dopo, in piazza Mercato a Maslianico, parte del gruppo che era fuggito, si era ritrovato scatenando una seconda rissa, ancora più violenta. Un ragazzo era rimasto ferito al volto e i militari avevano accertato che erano stati anche esplosi dei colpi di arma da fuoco, con una scacciacani.