(ANSA) – TRIESTE, 05 AGO – Era sotto processo a Udine in quanto accusato di aver abusato sessualmente della nipotina di 9 anni, figlia della sorella. La prossima udienza, con la discussione delle parti davanti al giudice Daniele Faleschini Barnaba, era attesa per l’11 settembre. Ma l’imputato, 52 anni, si è tolto la vita e in Tribunale ci sarà solo la formalizzazione del non luogo a procedere per l’estinzione del reato. Lo riporta il Messaggero Veneto. Secondo l’accusa – ricostruisce il quotidiano – tra il 2009 e il 2010 l’uomo aveva abusato sessualmente della bambina durante i pranzi di famiglia, almeno in 30 occasioni. Dieci anni dopo, quando la nipote era diventata maggiorenne, aveva nuovamente abusato di lei. La giovane, assistita dall’avvocato Riccardo Prisciano, aveva però trovato il coraggio di denunciare l’accaduto. Durante una delle udienze, un’altra sorella dell’imputato, chiamata a deporre in qualità di teste della difesa, aveva raccontato di essere stata lei stessa abusata dal fratello quando aveva 9 anni. "C’è amarezza per quanto accaduto – ha riferito Prisciano al Messaggero Veneto – perché non abbiamo fatto in tempo a raggiungere una verità processuale e quindi a ottenere giustizia per la mia assistita". (ANSA).