Turismo, il Lago di Como si mantiene ai livelli degli scorsi anni e la stagione estiva 2025 può essere giudicata in maniera soddisfacente. In attesa di numeri definitivi, che saranno ovviamente disponibili più avanti, la proiezione arriva da Fabio Dadati, che ha la delega a turismo e cultura nella Camera di Commercio di Como.
Una conferma non scontata in quadro generale del nostro paese in cui vengono segnalati forti cali di afflusso in località storiche che erano storicamente consolidate, ad esempio in Toscana o sulla riviera romagnola.
Un metodo sicuramente non scientifico, ma empirico e rapido per misurare il tasso di occupazione turistica sul lago di Como è la consultazione del portale Booking.com, una delle più note piattaforme per le prenotazioni. Selezionando questo weekend, cercando una camera per due adulti, risulta che ben il 98 % delle strutture del Lago di Como non è disponibile.
Occupazione alta anche selezionando il lungo weekend di Ferragosto, da giovedì a domenica prossima. Oltre il 90% di occupazione si registra a Tremezzo, Bellagio, Domaso e Argegno. A Como città la cifra è dell’87%.
“La tenuta del lago di Como – spiega ancora Dadati – si può leggere anche con il cambiamento di abitudini da parte dei turisti”.
In pratica è stata rilevata, in maniera ancora più rilevenate in questo 2025, la tendenza allo spezzettamento delle vacanze e un aumento del last minute.
Si registra un calo del tradizionale tipo di soggiorno, ad esempio la settimana esclusivamente al mare. Si rilevano piuttosto presenze più contenute in luogo, magari di 3-4 giorni, con un successivo spostamento. Non soltanto, è in forte aumento la tendenza a prenotare con il last minute, cercando posti liberi sulle piattaforme, con il controllo delle previsioni meteo e la presenza di eventuali eventi, come manifestazioni sportive o musicali.
E’ in calo, dunque, la percentuale di viaggiatori che con mesi di anticipo disegnano la loro estate.
Come un vestito tagliato su misura da un sarto, il Lago di Como con il suo territorio di presta bene a questo tipo di tendenza. La vacanza media sul Lario è da sempre di tre-quattro giorni e qui non mancano le opportunità differenti tra loro, che sono ricercate dal turista del 2025.
Si può andare sul Lago, fare una passeggiata sui monti, girovagare per borghi oppure visitare grandi città, a partire da Milano o la più tranquilla Lugano. Senza dimenticare musei e luoghi di cultura, oltre alle ville. Balbianello, bene del Fai, è il più gettonato in Italia e registra quotidianamente il “tutto esaurito”. Soddisfazione per il numero di visitatori in un’altra famosa dimora, Villa Carlotta.
“Sento spesso parlare di chi si lamenta per le alte presenze turistiche – conclude Dadati – ma io ritengo che si debba invece essere soddisfatti per questa situazione. Ci sono località che vivono storicamente di questo che vorrebbero avere i numeri del territorio lariano. La mia speranza è che si giunga ad una situazione di equilibrio, con reciproca soddisfazione per le esigenze di residenti e degli ospiti”.