(ANSA) – MACUGNAGA, 10 AGO – Venerdì scorso la guardia di finanza di Verbania ha posto i sigilli al sentiero escursionistico che porta al rifugio Zamboni-Zappa, ai piedi della parete est del Monte Rosa nel territorio comunale di Macugnaga (Verbano-Cusio-Ossola), nell’ambito dell’indagine che ha portato ai domiciliari il sindaco, ora sospeso dall’incarico, Alessandro Bonacci, accusato di depistaggio e frode processuale. Da allora, è crollato il numero di biglietti venduti alla partenza della seggiovia Pecetto-Burky-Belvedere, l’impianto di risalita che porta proprio al punto di partenza del sentiero incriminato. "Ieri abbiamo staccato 384 biglietti, mentre mediamente in un sabato di agosto ne vendiamo 800. Oggi a mezzogiorno siamo a 300: il grosso della giornata è andato. Il risultato è una riduzione pesantissima del fatturato, oltre il 50% rispetto alla previsione" spiega all’ANSA Filippo Besozzi, direttore di Macugnaga Trasporti Servizi, società che gestisce gli impianti di risalita. "Notiamo da parte dei turisti rabbia e stupore – aggiunge -. Quando apprendono che il sentiero è chiuso per una decisione di carattere amministrativo, i turisti sono molto scocciati". "Noi comunque stiamo facendo un’impegnativa opera di informazione ai clienti – prosegue Besozzi -. Abbiamo una persona che informa gli escursionisti del percorso alternativo per raggiungere il rifugio Zamboni Zappa", da cui si ammira il ghiacciaio del Belvedere, ma quest’altro sentiero "ha una difficoltà maggiore rispetto al sentiero sotto sequestro: non sono due strade che si equivalgono, anziché un’ora quasi di camminata quasi in piano ne occorrono due e mezza, affrontando circa 500 metri di dislivello". L’impianto rimane comunque in funzione, "sperando che si trovi una soluzione immediata per il dissequestro". (ANSA).