La sua scomparsa il 10 agosto del 2001. La figura di Gianfranco Miglio è stata al centro del ricordo degli esponenti di vertice della Lega Comasca, che hanno commemorato la figura del politologo, professore universitario e costituzionalista, che era nato in città nel 1918.
Un ricordo arrivato in giorni di polemiche legate alla figura di Miglio, con la stessa Lega che ha criticato la decisione del comune di Adro, in provincia di Brescia, di rimuovere il nome del politico comasco dalla facciata di una scuola.
“24 anni fa ci lasciavi – ha scritto il ministro Alessandra Locatelli – ma le tue idee sono indelebili e noi continuiamo a lavorare nel solco che anche tu hai tracciato. Siamo costantemente ispirati dal tuo pensiero, dai modelli e dagli studi sull’autonomia e sulla libertà che hai portato avanti per tutta la tua vita convinti che, in questa epoca così controversa e complessa, sia sempre più urgente garantire vicinanza ai cittadini, valorizzando e supportando le identità territoriali.
A Miglio ha dedicato una riflessione anche il sottosegretario all’interno Nicola Molteni.
“I suoi scritti e il suo pensiero, a distanza di anni, rimangono ancora oggi attuali, simbolo e guida di un percorso di autonomia, di federalismo e di identità dei nostri territori sempre vivo nelle nostre comunità e nelle nostre coscienze.
Nessuno sfregio alla dignità e all’onore operato da qualche amministrazione “ideologicamente orientata” ne può ledere la grandezza storica, politica e umana”.