Non solo le bellezze del paesaggio, il Lago di Como propone un’estate all’insegna della cultura. Le vacanze, del resto, sono il momento ideale anche per lasciarsi sorprendere dall’arte che si intreccia con la storia e la natura.
Sono cinque le mostre attualmente in corso, ciascuna con una propria identità, ma tutte capaci di dialogare tra loro come le tappe di un unico itinerario ideale. Dalla dimensione urbana del centro di Como, si arriva fino alla quiete della Tremezzina. È un viaggio d’agosto che attraversa linguaggi artistici differenti.
La Pinacoteca di Como ospita fino al 14 settembre “Il mondo intimo di Ugo Bernasconi” a cura di Elena Di Raddo. La mostra ospita oltre cinquanta opere dell’artista, frutto di una recente donazione, tra dipinti, bozzetti e ritratti che raccontano la sua visione poetica e personale dell’esistenza. Un’occasione per riscoprire uno dei protagonisti del Novecento lombardo.
Restando in città a Palazzo del Broletto fino al 21 settembre Miniartextil 2025 – Eterno desiderio a cura di Sergio Gaddi, Chiara Ghizzoni, Mimmo Totaro, protagonista la storica rassegna internazionale di fiber art contemporanea con 68 opere da tutto il mondo. Il tema esplora il desiderio come forza creativa attraverso materiali tessili, installazioni e progetti multimediali, in uno dei luoghi più suggestivi della città.
Il Tempio Voltiano, dedicato alla vita e al lavoro di Alessandro Volta, custodisce è un luogo dove scienza e memoria si incontrano, rendendo accessibili i temi fondamentali dell’elettrologia e della fisica voltiana, in un percorso che collega il passato al presente della ricerca scientifica.
Villa Carlotta, in Tremezzina fino a fine agosto propone “Gli Argenti del Duca” a cura di Alberto Corvi. Un’esposizione di oggetti d’argento con un allestimento nelle sale storiche della villa che racconta usi, costumi e fasti quotidiani dell’aristocrazia europea.
Ma nella stessa storica dimora si può ammirare “To the women who are not allowed to fulfill their dreams! | Opera permanente nel parco Di Maria Dompè, a cura di Elena Di Raddo, con il coordinamento di Maria Angela Previtera un intervento artistico in una parte riqualificata del giardino botanico di Villa Carlotta, ispirato alla figura della giovane principessa Carlotta e a tutte le donne a cui è stato negato di realizzare i propri sogni. Un percorso tra arte, natura e memoria collettiva.