Il bersaglio sono i turisti stranieri. Rubano dagli zaini nei luoghi più frequentati come piazza Duomo e il lungolago ma si spostano con facilità da un capoluogo all’altro replicando lo stesso modus operandi. Ieri mattina la polizia di Como ha arrestato due cittadini algerini di 24 e 30 anni e un 22enne marocchino, tutti irregolari in Italia e con precedenti specifici. Sono accusati di tentato furto aggravato in concorso. In particolare due di loro erano già stati arrestati a Milano per furto con strappo di una collanina d’oro. E questo episodio dimostra come i malintenzionati non si facciano scrupoli ad agire anche in mezzo alle altre persone.
Le ultime attività, come quella dei giorni scorsi contro le “spaccate” sulle auto dei visitatori presenti in città, rientrano nel piano di rafforzamento dei servizi di contrasto al crimine specialmente nelle aree a forte vocazione turistica. Il questore di Como, Marco Calì, ha definito un’apposita task force della Squadra Mobile e ha voluto intensificare i controlli nelle zone centrali. E proprio durante uno di questi servizi gli agenti hanno visto i tre aggirarsi con fare sospetto. Uno tentava di rubare dalle borse e dagli zaini dei passanti mentre gli altri due facevano da palo. Dopo vari tentativi falliti il gruppo si è spostato in piazza Duomo dove uno dei tre ha provato a portare via uno zaino lasciato temporaneamente a terra. E’ stato però scoperto da proprietario. I tre sono stati seguiti dai poliziotti fino alla stazione San Giovanni, sono stati fermati e portati in questura per l’identificazione. Sono stati poi arrestati.
Parla di eccellente operazione condotta dalla polizia di Stato il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Nicola Molteni. “Ho ringraziato personalmente il questore di Como per questa ennesima brillante operazione di polizia e di contrasto ai reati predatori e al crimine diffuso in città che creano particolare allarme sociale tra cittadini e turisti. Operazione – conclude Molteni – che merita gratitudine e il plauso da parte dei cittadini e di tutta la comunità”.