Che la convivenza stesse diventando difficile era chiaro. Erano stati i residenti a raccontare i disagi tra liti che spesso sfociano in risse e gente che staziona all’ingresso dei palazzi.
A Como in via Giovio, è presente il Centro Diurno della Caritas che accoglie fino a 40 persone al giorno in estate e arriva anche a 60 in inverno. Ieri sera è stato necessario l’intervento dei carabinieri che alla fine hanno arrestato un 36enne nigeriano, senza fissa dimora, che era arrivato nella struttura in evidente stato di alterazione, probabilmente dopo aver bevuto troppo. L’uomo aveva iniziato a infastidire gli altri ospiti, mostrando un atteggiamento violento anche nei confronti del responsabile del centro che aveva tentato, invano, di calmarlo. Al loro arrivo ha insultato e minacciato anche i carabinieri rifiutando di fornire le proprie generalità. Tanto era ingestibile che è arrivato a sferrare un violento pugno in pieno volto uno dei due, la prognosi è di 15 giorni. Alla fine hanno utilizzato lo spray urticante. E’stato arrestato per resistenza, lesioni e rifiuto di fornire le proprie generalità.
L’episodio di ieri sera mette di nuovo sotto ai riflettori la zona. Siamo nel pieno centro di Como. Il Centro Diurno è un punto di riferimento prezioso per le persone in difficoltà che lì trovano uno spazio riparato, aiuti concreti nella ricerca di lavoro, supporto per la compilazione di documenti, ma anche colazione, merenda, servizi igienici.
Il rovescio della medaglia è che non mancano situazioni bordeline che spesso si concretizzano in strada all’esterno della struttura: tra diverbi accesi che talvolta degenerano, chi alza il gomito, urla e poi si sdraia davanti ai portoni e chi scambia la via per un bagno pubblico.