(ANSA) – TRIESTE, 21 AGO – Le associazioni Linea d’Ombra, IRC, NNK, ResQ, Fondazione Luchetta e Diaconia Valdese hanno denunciato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, la situazione di un centinaio di richiedenti asilo, che dormono accanto all’ingresso dell’area del Porto Vecchio. E chiedono misure urgenti per una sistemazione stabile, anche per persone con fragilità. "Nelle ultime settimane sono iniziati degli allontanamenti forzati nell’androne a lato dell’ ingresso del Porto Vecchio – hanno spiegato – dove un centinaio di persone, in mancanza di un’adeguata accoglienza, cercano riparo notturno. Gli interventi hanno incluso il sequestro di beni come coperte, sacchi a pelo, scarpe. Una pratica vessatoria e inaccettabile in uno Stato di diritto, che condanniamo con forza". Per monitorare la zona i sodalizi hanno organizzato alcuni presidi, ogni mattina, sul posto. "Segnaliamo comunque – hanno detto – che il giorno in cui è stato eseguito il sequestro sono arrivate in dono, da diverse città, molte coperte: segno di una comunità solidale presente". Le associazioni hanno riferito che "per quanto riguarda l’abbandono in strada dei richiedenti asilo in attesa di accoglienza, ad oggi riguarda almeno 113 persone, nonostante le segnalazioni inviate periodicamente alla Prefettura da quando la situazione si è aggravata". Sempre secondo le associazioni, "circa la metà è in attesa da tre settimane. In seguito al trasferimento avvenuto ieri sono state accolte dalla Prefettura quattro nuclei familiari, di cui due con minori, i quali nelle ultime settimane non hanno dormito in strada solo grazie all’intervento delle stesse associazioni che hanno messo a disposizione posti nei dormitori d’emergenza. Tra le persone che continuano invece a dormire in strada – hanno spiegato – registriamo numerosi casi di vulnerabilità, con bisogni medici non soddisfatti e aggravati dall’impossibilità di accedere a un riparo". Secondo le associazioni inoltre nelle ultime settimane è aumentato in maniera significativa il numero di richiedenti asilo che non riesce a registrare la domanda in Questura in tempi brevi. Tra loro anche famiglie con minori, donne sole, e persone con problemi di salute. Linea d’Ombra, IRC, NNK, ResQ, Fondazione Luchetta e Diaconia Valdese chiedono "misure urgenti": sospensione degli allontanamenti forzati e del sequestro dei beni personali, accesso all’accoglienza per tutti i richiedenti asilo, aumento dei trasferimenti in misura adeguata agli arrivi e attivazione di una struttura ad alta rotazione per le persone abbandonate in strada in attuazione degli obblighi derivanti dal diritto Ue. (ANSA).