(ANSA) – CATANZARO, 27 AGO – "Nella prossima primavera si inizieranno a vedere i primi padiglioni del piano carceri, finanziato con 750 milioni, attraverso i quali recupereremo i diecimila posti detentivi che mancano da 50 anni in Italia. Mai più svuotacarceri". Lo ha detto il sottosegretario al ministero della Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove, parlando con i giornalisti a margine di una visita nel carcere di Catanzaro, dove ha incontrato polizia penitenziaria e sindacati. Alla visita ed agli incontri ha partecipato il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro. Nel corso dell’incontro sono state illustrate al sottosegretario Delmastro le criticità del carcere del capoluogo calabrese riguardo, soprattutto, le carenze infrastrutturali e di organico. "Non c’è spazio – ha detto ancora Delmastro – per uno svuotacarceri per la sicurezza del Paese e per quanto dobbiamo alle vittime dei reati. Faremo un piano carceri, già finanziato con 750 milioni, con la nomina di un commissario all’edilizia penitenziaria per attuare velocemente queste misure e per avere carceri più umane". In relazione alle carenze di personale di polizia penitenziaria, presenti anche nel carcere di Catanzaro, Delmastro ha illustrato i dati riguardanti le nuove assunzioni. "Tutte le sigle sindacali – ha detto il sottosegretario – hanno convenuto sui titanici sforzi che ha profuso in questo campo il Governo, con oltre 10.700 assunzioni già finanziate. Se avessero fatto come me tutti i sottosegretari alla Giustizia che mi hanno preceduto oggi parleremmo di sovraffollamento di polizia penitenziaria e non di detenuti. Adesso si sta svolgendo il 185° corso allievi con 2.568 posti. Ho già firmato un bando per 649 allievi agenti. Lo Stato non arretra più in termini di sicurezza". Delmastro ha poi annunciato la riduzione dei corsi allievi di polizia penitenziaria a quattro mesi per riuscire a farne di più in un anno". Riguardo la questione della presenza negli istituti di pena di detenuti psichiatrici, Delmastro ha detto che "si tratta di problemi a cui bisogna rispondere congiuntamente con le Regioni, in relazione alle competenze in materia di sanità penitenziaria". (ANSA).