(ANSA) – ROMA, 28 AGO – Un significativo ritrovamento di due ‘dolia’ intatte di epoca romana è avvenuto ieri nelle acque al largo di Gaeta, ad opera di un peschereccio, l’ Attila II che già nel 2017 aveva rinvenuto nelle proprie reti, nel corso di una battuta di pesca, altri due grandi contenitori per derrate alimentari, di circa due metri poi datati nel periodo compreso tra il I e il II secolo d.C., e venivano utilizzati per contenere grandi quantità di viveri sia solidi (tipo cereali) che liquide (tipo vino ed olio). La rotta del peschereccio anche questa volta potrebbe aver incrociato quella di una nave oneraria che trasportava tra i vari porti del Mediterraneo olio e vino, conservati in dolia, e che avrebbe perso in mare il suo carico. A seguire dall’ inizio alla fine le fasi del trasferimento a terra delle due ‘dolia’, insieme alla Guardia Costiera, c’era anche il Comune di Gaeta, con il sindaco Cristian Leccese. "Nel corso del pomeriggio – spiega Leccese – sono stato in contatto con la Soprintendenza per i Beni Archeologici che anche questa volta ci ha indicato le procedure da seguire in queste prime fasi. Poi verranno direttamente a Gaeta per una presa di contatto diretta. Chiederò loro che anche queste due dolie possano essere destinate alla comunità cittadina come testimonianza delle acque del Golfo di Gaeta nei traffici marittimi dell’ epoca, ed essere poi esposte assieme alle altre due dolia in un nostro Museo affinchè abbiano la dovuta valorizzazione. E questo anche nel nome del compianto comandante Giacomo Spinosa, scomparso da circa due settimane, che nel marzo del 2017, sempre con il motopeschereccio Attila II aveva rinvenuto le altre due preziose ‘dolia’ che tuttora si trovano al Museo del Mare in via Annunziata. Ora il ritrovamento di ulteriori due vasi di epoca romana, simili ai precedenti, da parte del figlio Gianluca, al comando dello stesso peschereccio." (ANSA).