(ANSA) – TRIESTE, 01 SET – "Preoccupazione" per le dichiarazioni da Israele che gli esponenti della Global Sumud Flotilla saranno trattati come terroristi è stata espressa da Sergio Pratali Maffei, rappresentante per il Friuli Venezia Giulia dell’ iniziativa. "Preoccupa sì – ha aggiunto intervenendo a un sit-in davanti al Varco 4 del Porto di Trieste per chiedere la pace – ma ovviamente l’abbiamo messo in conto. Noi lavoriamo all’interno del diritto internazionale. Nelle precedenti missioni le navi sono state sempre intercettate in acque internazionali, quindi la violazione è da parte loro. Ci sono stati anche dei morti, come sapete, però la missione, oltre ad avere un valore umanitario, ha anche un valore politico e simbolico. Laddove c’è un immobilismo da parte dei governi – ha sottolineato – in particolare da parte di quelli italiani, la società civile a livello internazionale si sta muovendo. Le preoccupazioni da parte di chi partecipa c’è – ha ribadito – sono tutte persone che mettono a rischio la propria vita, ma che in questa fase storica ritengono che non sia possibile continuare a restare a guardare". "Siamo fuori dal porto di Trieste – ha proseguito Pratali Maffei – perché da qui partono le armi per Israele, e in questi giorni durante i quali sta partendo la flottiglia Global Sumud Flotilla, stiamo cercando di organizzare una resistenza, qualora ci fossero problemi con la missione in atto". "Tutte le navi devono tornare – ha concluso – soprattutto tutti i volontari imbarcati devono tornare". (ANSA).