(ANSA) – VERONA, 02 SET – Una rara forma di immunodeficienza è la diagnosi effettuata sul bambino arrivato da Gaza a giugno e ricoverato nel reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Verona, diretta dal dottor Simone Cesaro. Si tratta di una forma di immunodeficienza, nota come leaky Scid. La mutazione responsabile è stata descritta finora solo in altri cinque bambini arabo-palestinesi. La mutazione pertanto, anche se rara, sembra caratteristica di quell’area geografica. Le condizioni del bambino sono progressivamente migliorate e dal 18 agosto è stato dimesso per essere seguito a livello ambulatoriale. Il piccolo paziente era arrivato nella notte tra l’11 e il 12 giugno con un volo militare insieme alla mamma e al fratellino sano in ricovero sociale per non separare la famiglia, in condizioni di grave malnutrizione. Gli esami hanno rivelato una compromissione significativa dei linfociti T necessari per proteggere l’organismo da infezioni virali o parassitarie. Ora sono in corso le valutazioni dei medici per capire se il bambino sarà in grado di recuperare una situazione immunitaria normale o se si dovranno somministrare cure intensive per correggere il deficit immunologico, come per esempio il trapianto di cellule staminali emopoietiche. Dopo oltre due mesi di programma di rinutrizione, il bambino ha aumentato del 50% il peso corporeo rispetto ai 9,2 chili dell’arrivo. Da casa sta continuato la profilassi antibiotica, antifungina e antivirale. (ANSA).