(ANSA) – MILANO, 02 SET – "Mi ha chiamato per sapere come stessi e come andassero gli allenamenti. Voleva capire se ci fosse astio nei suoi confronti. Ma non ha posto scuse. L’ho tranquillizzato facendogli capire che non avessi nulla nei suoi confronti". Così il velocista con due ori olimpici Marcell Jacobs ha risposto al pm di Milano che gli ha chiesto se, dopo l’emergere del caso del presunto spionaggio ai suoi danni, gli era "capitato di parlare con Filippo Tortu", compagno di staffetta nella 4×100. In questo capitolo è indagato Giacomo Tortu, fratello del velocista, e la testimonianza di Jacobs dell’11 giugno è agli atti dell’inchiesta Equalize. (ANSA).