Smottamento nella notte a Blevio, al confine con Torno, dove a causa della nuova violenta ondata di maltempo è franato un versante affacciato direttamente sulle bellezze del Lago di Como. È la doppia faccia della Lariana, la strada provinciale che da Como porta a Bellagio: da un lato una vista mozzafiato sul Lario, dall’altro la fragilità di un territorio che vive nell’incertezza e, alla fine, si trova a fare la conta dei danni provocati dall’ennesimo nubifragio.
Inevitabili i disagi alla viabilità per la tempornaea chiusura della strada, l’unica che collega i comuni affacciati sulla sponda orientale del Lago di Como, rimasti a lungo isolati a causa della frana che riversato sulla strada sassi, fango e detriti. Ci è voluta tutta la notte, poi un’intera mattinata e anche gran parte del pomeriggio: alla fine, grazie all’impegno di residenti, protezione civile, volontari, tecnici e impresa, la Lariana è stata ripulita e riaperta poco dopo le 18.30.

Frana a Blevio, danni anche a Torno
Nella notte dodici residenti a Blevio sono stati sfollati, altri sette a Torno. Il materiale arrivato sulla carreggiata, spiegano i tecnici della Provincia, proviene dal sovralluvionamento di impluvi e corsi d’acqua appartenenti al reticolo idrico minore di competenza dei comuni. Quel che è certo, purtroppo, è che proprio le amministrazioni comunali, ora, devono rimboccarsi le maniche – di nuovo – per rimettere in sicurezza non solo le strade, ma anche (e soprattutto) chi lungo quelle strade vive o si muove ogni giorno.
Un territorio fragile, dicevamo, dove troppo spesso ormai – quando la pioggia si fa più intensa – i versanti si sgretolano, gli alberi si spezzano, le strade diventano fiumi. E così è successo anche a Blevio: non solo lungo la Lariana, ma anche in altre zone del piccolo comune affacciato sul Lario.

Particolarmente colpita la frazione di Meggianico, difficile da raggiungere con i mezzi e dove, di conseguenza, i residenti dovranno svuotare le case e liberare le strade semplicemente (si fa per dire) con i secchi. Situazione analoga a Torno, dove c’è chi ha liberato casa dai mobili, lasciati in strada tra fango e detriti.

L’appello dei sindaci, la voce esasperata dei residenti e l’impegno della protezione civile
Mani e piedi nel fango: così per ore i residenti hanno lavorato per pulire i danni causati dal maltempo a Blevio e Torno. Non manca però l’esasperazione. Sono eventi difficili da prevedere, ma ogni volta sembra una storia di cui si conosce già il finale. In seguito ai 110 millimetri di acqua scesi in un’ora e mezza, però, anche questa volta i danni non sono mancati. 9 torrenti esondati a Blevio, 2 milioni i costi complessivi stimati per gli interventi di messa in sicurezza.
L’appello è al Governo, da cui i comuni attendono stanziamenti per far fronte ai problemi legati al dissesto idrogeologico. “Sicuramente bisogna fare prevenzione, ma prevenzione seria”. A dirlo è il sindaco di Torno, Rino Malacrida. “Noi comuni non abbiamo soldi, come facciamo a sostenere danni da 2 milioni di euro?”, si chiede il primo cittadino, stanco – a sua volta – di assistere a uno scenario, purtroppo, già visto. “Comuni piccoli, da soli, non ce la faranno mai. Servono sempre più soldi ed è necessario intervenire al piùpresto sulla montagna, che sta cadendo a pezzi. Regione ci ha già aiutato, ora spetta al Governo intervenire”. Un’attenzione poi ai cittadini. “I privati sono impotenti di fronte ai danni del maltempo e difficilemente riescono poi a prendere i soldi che spetterebbero loro. Faremo di tutto affinché abbiano i risarcimenti necessari a corprie le spese“, ha sottolineato Malacrida.
“Chi vive questi problemi chiede semplicemente sicurezza. I lavori di mitigazione e prevenzione sono fondamentali“, ha aggiunto il sindaco di Blevio, Alberto Trabucchi.
Sul posto per l’intera giornata la protezione civile. “Di concerto con autorità comunali e vigili del fuoco, ci siamo attivati per il supporto alla viabilità provinciale e comunale”, ha ricordato Giuseppe Bernasconi, responsabile servizio protezione civile della Provincia di Como, impegnato insieme a molti volontari per riportare condizioni di sicurezza sia lungo la Lariana sia sulle strade del capoluogo lariano, a loro volta fortemente danneggiate dal maltempo.