Il maltempo si è abbattuto anche sulla scuola primaria “Corrdioni” di Como con allagamenti e danni nei locali mensa. E il sindaco, Alessandro Rapinese, arrivato con i tecnici comunali per verificare la situazione, non ha perso l’occasione, cellulare alla mano, di autodocumentare lo stato della scuola per dimostrare che l’amministrazione comunale ha ragione nel voler procedere con la chiusura. Ha mostrato una serie di crocette rosse sui muri che segnalano criticità degli intonaci e ha mostrato crepe, calcinacci e altri problemi visibili sull’edificio. Il primo cittadino si domanda “se il distaccamento fosse avvenuto con i bambini all’interno cosa sarebbe successo?” rivolgendo il quesito a chi, tra famiglie e politici, sta sostenendo che il plesso è sicuro. Infine ha ammesso che il futuro di quell’area non prevede più banchi e bambini ma – se qualcuno lo realizzerà, un parcheggio.
Un video che sta facendo discutere, e non poco, i suoi avversari politici ma anche i genitori che innanzitutto ricordano a Rapinese che il responsabile della sicurezza è lui.
“Se veramente il Sindaco vede dei mattoncini che possono cadere in testa a qualcuno da anni dovrebbe prendersela solo con se stesso: è il Comune gestisce gli immobili, non la scuola” replica il presidente del consiglio d’Istituto Como Borgovico di cui la scuola fa parte, Simone Molteni. “Nessuno ha mai affermato che alla Corridoni tutto è perfetto, altrimenti non si spiegherebbero le numerose richieste ufficiali fatte al Comune negli ultimi 3 anni per chiedere di finire i lavori e sistemare quello che non va”. Aggiunge, precisando che alla Corridoni sono caduti 4 pannelli di controsoffitto e che altri 23 pannelli sono stati tolti dagli operai del Comune per guardare la situazione.
Qui la video replica di Daniele Valsecchi, segretario cittadino PD.
“È assolutamente grave che il primo cittadino – scrive in una nota la segreteria cittadina di Forza Italia – che ha la responsabilità diretta della sicurezza degli edifici comunali, si permetta di affrontare un’emergenza così con toni beffardi e superficiali. Ci troviamo di fronte a un caso di evidente negligenza politica”. Quindi la domanda: “La chiusura della scuola Corridoni – viene sottolineato – è stata annunciata il 1 settembre e prevista tra un anno. Fino ad allora devono essere garantite la sicurezza e la fruibilità dell’immobile, quindi quali lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sono stati effettuati fino ad oggi?”.
“Lui non se ne rende conto, ma così facendo dimostra di essere in grande difficoltà, contraddicendosi a ripetizione: la Corridoni la chiude per l’“inverno demografico” o per l’intonaco da rifare? Perché solo qualche mese fa la Corridoni poteva (e doveva) accogliere gli studenti di via Perti e oggi deve assolutamente chiudere?”. aggiungono Stefano Molinari e Alessandro Nardone, Fratelli d’Italia.