Comune che vai, fisco che trovi. A livello nazionale è diminuita la tassazione sulle piccole imprese, che passa dal 52,8 al 52,3%, ma si confermano i divari territoriali. La provincia di Como, in particolare, registra un leggero miglioramento rispetto al 2023 e si ferma al 61esimo posto, con un total tax rate che supera di poco il 52% (52,1%). Sono i dati diffusi dalla Cna Lombardia Nord-Ovest ed emersi dall’ultimo osservatorio sulla tassazione delle piccole imprese. Dalla fotografia scattata dall’osservatorio, Bolzano si conferma sul gradino più alto del podio, con una tassazione al 46,3% mentre a chiudere la graduatoria dei 114 capoluoghi di provincia è Agrigento con una pressione fiscale complessiva ferma al 57,4%.
I dati di Como e della Lombardia, il commento di Pasquale Diodato
Ma torniamo ai dati lombardi. Come la provincia di Como, anche quella di Varese avanza leggermente. Come detto, Como è al 61esimo posto (era al 59esimo nel 2023), mentre Varese è 71esima rispetto al 72esimo dell’anno precedente. Più performanti Lecco, che dal 73esimo posto in classifica si guadagna il 70esimo, e Monza che dal 66esimo fa un balzo di dieci punti e, nel 2024, raggiunge il 55esimo posto.
La pressione fiscale, va detto, resta comunque molto alta, cioè superiore al 50% in tutta la Regione (eccetto nella provincia di Sondrio, con un total tax rate del 49.8%), e talvolta si rivela opprimente per le piccole imprese del territorio. Lo conferma Pasquale Diodato, presidente di Cna Lombardia Nord-Ovest : “La situazione nelle nostre aree di pertinenza è leggermente migliorata – commenta – ma la tassazione sulle piccole imprese rimane asfissiante”. “I miglioramenti registrati – prosegue Diodato – sembrano impercettibili”. L’indagine, lo ricordiamo, tiene conto di tutte le tasse a cui le piccole imprese devono far fronte, cioè sia quelle imposte dall’Erario sia quelle regionali e comunali. Bisogna aggiungere però anche i costi della burocrazia, particolarmente pesanti sulle attività economiche. Infine, quelli relativi al personale che – ricorda Diodato – sono a loro volta “molto alti rispetto al resto dell’Unione europea”.
Oggi fare impresa in Italia, aggiunge il presidente di Cna Lombardia Nord-Ovest, “è sempre più difficile e le piccole realtà meritano di essere agevolate e non oppresse dal fisco”, senza dimenticare – tra l’altro – che sono considerate l’ossatura portante della economia tricolore, “soprattutto in Lombardia che – ricorda ancora Diodato – è una dei quattro motori d’Europa”. Con una tassazione così alta, infatti, si rischia di frenare la crescita delle imprese. “La pressione fiscale – conclude – è minore nelle province più efficienti e comunque fa impressione che in alcune aree del Paese il fisco assorbe quasi il 60% del reddito. Il percorso tracciato dalla riforma va nella giusta direzione”.