Clima sempre più teso in Comune a Como. L’opposizione “investe” il sindaco con una valanga di cento interrogazioni: novantotto, per la precisione, come i quesiti sul Dup ai quali – spiegano le minoranze – l’amministrazione Rapinese non ha risposto.
Ma andiamo con ordine. Dup è l’acronimo di Documento Unico di Programmazione, il principale strumento di pianificazione strategica di un’amministrazione comunale. Ebbene, su questo documento le opposizioni lamentano una totale mancanza di confronto. Di qui l’iniziativa plateale, annunciata con un comunicato firmato da tutti i consiglieri di minoranza. Minoranza che, lo ricordiamo, a Como ha un assetto particolare: riunisce infatti non solo liste civiche, come Svolta Civica, ma anche destra e sinistra, Pd, Lega e Fratelli d’Italia e Forza Italia. Tutti insieme contro Rapinese che, nel 2022, ha vinto le elezioni sostanzialmente contro tutti.
“La giunta comunale si è rifiutata per il secondo anno di rispondere alle domande di chiarimento che, come consiglieri comunali, avevamo formulato sul Documento Unico di Programmazione”, scrivono i consiglieri di opposizione, che parlano di “violazione del regolamento del Consiglio Comunale e mancanza di rispetto verso i cittadini”.
“E’ evidente – si legge nel comunicato – la volontà della maggioranza, che considera ormai le sedute del Consiglio Comunale come fastidiosi obblighi e il DUP come un mero adempimento burocratico, di sottrarsi a un vero confronto. Le mancate risposte confermano che su molti temi fondamentali la Giunta Comunale non ha alcuna idea. Per questi motivi abbiamo quindi tradotto le domande di chiarimento sul DUP, alle quali non è stata data risposta, in 98 interrogazioni che abbiamo depositato in Comune. Attendiamo le risposte”.
In mancanza di risposte soddisfacenti, conclude l’opposizione, “chiederemo l’iscrizione delle interrogazioni all’ordine del giorno del Consiglio Comunale per poterne discutere in tale sede”.





