Ennesima frana a Blevio, dove questa mattina intorno alle 7 si è reso necessario un intervento urgente dei vigili del fuoco in via Torno, per una frana sulla Lariana, all’ingresso del comune di Blevio per chi arriva dal capoluogo lariano. Una vettura è stata travolta dai detriti, senza fortunatamente causare feriti. Non vi sono le condizioni per la riapertura della strada e così, la Lariana, rimarrà chiusa al traffico fino a domani, tra Blevio e Torno. E proprio domani è fissato un incontro in prefettura per decidere quando e come consentire nuovamente la circolazione dei mezzi. Soltanto nelle prossime ore, quindi, si avranno tempistiche più attendibili.
Maltempo sulla Lariana, danni da Blevio a Pognana Lario
Ancora una volta, Blevio e i comuni limitrofi sono stati letteralmente flagellati dal maltempo. Un disastro quello che si è abbattuto sul Comasco dalle primissime ore di questa mattina. Le frazioni di Sopravilla e Girola, sempre nel comune di Blevio, sono le più colpite. A Girola, in particolare, sono almeno 6 le famiglie sfollate, spiega il vicesindaco Simona Turconi. Le frazioni, inoltre, sono senza acqua. In alcuni casa manca persino gas e luce. Oltre alla frana di questa mattina, lungo la Lariana, il Comune di Blevio è stato invaso da fango e detriti e resta, anche questa volta, uno dei più colpiti. Le strade sono diventate fiumi, i torrenti dalle valli si riversano lungo la carreggiata e portano con sé massi, fango, rami e altri detriti.

Inevitabili i disagi alla viabilità. Non solo a Como: la Lariana chiusa ha causato non pochi problemi ai residenti, che – di fatto – sono rimasti isolati. Un problema non di poco conto, insomma, per chi vive lungo la sponda orientale del Lago di Como. Anche oggi, infatti, il maltempo ha lasciato i segni del suo passaggio. In un attimo il fango ha travolto tutto, a Blevio in particolare, dove lo scenario sembra ricordare quello devastante del 2021. Vigili del fuoco e volontari lavorano senza sosta e lo spavento è ancora tangibile. È stata sfiorata una tragedia in un territorio che si conferma fragile, ma i cittadini fanno ancora i conti con la paura. E il timore è che un disastro simile, l’ennesimo purtroppo, possa succedere di nuovo, non appena le precipitazioni si fanno più intense.
Situazione analoga a Torno, dove si contano tre persone sfollate, da sommare a quelle dello scorso 10 settembre, ancora impossibilitate a rientrare nelle loro case. “Siamo pronti a chiedere il risarcimento danni per calamità naturali. La situazione è diventata ingestibile”, dichiara il primo cittadino Rino Malacrida. Situazione da allerta rossa anche nel vicino comune di Faggeto Lario, dove già questa mattina il sindaco ha invitato i cittadini a rimanere a casa e non uscire se non in caso di particolari necessità o urgenze. A Faggeto, spiega il primo cittadino Angela Molinari, si sono verificate diverse frane e smottamenti, ma fortunatamente i danni sono stati contenuti. Più rilevanti le conseguenze in un cantiere a lago. Maggiormente colpita la piazza di Molina, frazione del paese, dove si è riversata un’ingente quantità di fango e detriti. Grazie al lavoro dei volontari, sottolinea il sindaco Molinari, le strade sono state ripulite ed è stato possibile ripristinare la viabilità sul territorio. Organizzate, inoltre, alcue corse supplementari per raggiungere via lago Faggeto (e i paesi limitrofi). “È la prima volta che assistiamo a uno scenario così spaventoso nel nostro Comune – ricorda il sindaco – si respira tanta preoccupazione“.
A Pognana Lario segnalate numerose esondazioni. La spiaggia è stata ricoperta dai detriti. “Si stimano diverse centinaia di migliaia di euro di danni, difficili da sostenere per un comune di 600 abitanti”, sottolinea il sindaco Federico Cola. L’appello è a Regione e Governo, affinché si effettuino dei lavori più mirati sul territorio. Servirebbero, spiega il primo cittadino, più fondi per opere contro il dissesto idrogeologico. Fondamentale, aggiunge Cola, “la pulizia dei boschi”, da dove si verificano frane e allagamenti che poi si riversano sui centri abitati.

Per ore, a causa della Lariana chiusa al traffico, sono state particolarmente complicate anche le operazioni di soccorso e messa in sicurezza, che sono proseguite a rilento. I mezzi di protezione civile e vigili del fuoco, infatti, restavano bloccati nel punto in cui si è verificata la frana, impossibilitati a raggiungere il centro di Blevio e i comuni limitrofi, dove per ore la pulizia di strade e case è stata portata avanti completamente a mano, con secchi e palette per intenderci. Mani e piedi nel fango: così per ore i residenti, i tecnici della provincia, la protezione civile e i vigili del fuoco, oltre alle imprese impegnate sul posto, hanno lavorato per pulire i danni causati dal maltempo. Non manca però l’esasperazione. Sono eventi difficili da prevedere, ma ogni volta sembra una storia di cui si conosce già il finale. E così anche oggi le amministrazioni comunali si trovano a fare la conta dei danni.