Chiusura della scuola “Corridoni” di Como le famiglie continuano ad opporsi alla decisione del Comune di trasferire alunni e personale dal prossimo anno scolastico.
La protesta arriverà in consiglio comunale attraverso un presidio che è stato organizzato – dai genitori e dall’associazione culturale Nova Como – per mercoledì 1 ottobre dalle 18.45 in occasione della prossima seduta di consiglio.
“L’iniziativa nasce come gesto simbolico di protesta e al tempo stesso come ulteriore tentativo di richiamo al dialogo e alla concertazione per individuare soluzioni che tengano conto delle esigenze dei bambini, delle famiglie e della comunità scolastica richiamando l’attenzione sulla necessità di scelte trasparenti e condivise.
La scuola di Via Sinigaglia rappresenta un presidio educativo fondamentale che – a differenza di quanto asserito – non solo non ha registrato un calo degli iscritti negli ultimi anni, ma ha addirittura registrato un aumento delle iscrizioni per l’anno scolastico 2025/2026 determinando la formazione di tre classi prime, anziché le consuete due. La motivazione del calo delle iscrizioni addotta dall’Amministrazione Comunale a supporto della decisione di chiudere il plesso è quindi infondata”. Si legge nella nota diffusa dall’associazione.
“Parimenti infondato – scrivono ancora i genitori – e contraddittorio risulta il racconto sulle condizioni strutturali dell’edificio. Solo un anno fa la stessa amministrazione aveva individuato nella scuola primaria “F. Corridoni” la sede alternativa per accogliere gli alunni della scuola primaria “N. Sauro” di via Perti – a sua volta destinataria di una campagna allarmistica sulla sua presunta inagibilità e di una delibera di chiusura per l’a.s. 2025/2026 poi annullata dal Tar. Un anno dopo, senza che alcun intervento né lavori siano stati eseguiti in nessuno dei due plessi, questa amministrazione evidenzia gravi criticità strutturali e dubbi di agibilità del plesso “F. Corridoni” e propone di trasferire i suoi alunni proprio alla “N. Sauro” di via Perti confermando così una decisione contraddittoria, ingiustificata e non trasparente che desta forte incredulità nella comunità scolastica. Si segnala, inoltre, che a favore della scuola “F. Corridoni” sono stati stanziati ingenti fondi pubblici per interventi straordinari ed ordinari, oltre a fondi PNNR e ad altri per progetti vincolati ancora in corso: pertanto, la sua chiusura comporterebbe un enorme ed ingiustificato spreco di denaro pubblico”.
Infine l’invito rivolo alla cittadinanza. “Invitiamo, pertanto, cittadini, stampa ed istituzioni a partecipare e a condividere questo momento di mobilitazione civile, convinti che il futuro della nostra città passi anche e soprattutto attraverso la difesa dei suoi spazi educativi”.