(ANSA) – PALAU, 24 SET – È previsto per questa mattina alle 10.30 l’inizio dell’accertamento tecnico irripetibile da parte dei carabinieri del Ris di Cagliari in un casolare nelle campagne di Palau di proprietà di Emanuele Ragnedda, imprenditore 41enne di Arzachena, indagato per l’omicidio di Cinzia Pinna, la donna di 33 anni di Castelsardo di cui non si hanno notizie dalla sera dell’11 settembre scorso. Era stata vista l’ultima volta in un locale di Palau in compagnia di Ragnedda e di un altro giovane, un milanese di 26 anni ora indagato per occultamento di cadavere e assistito dagli avvocati Nicoletta e Maurizio Mani. L’imprenditore, difeso dall’avvocato Luca Montella, è figlio di Mario e nipote di Francesco Ragnedda, noti per la produzione di vino d’eccellenza – Mario è uno dei fondatori della cantina Capichera, ceduta di recente -, di cui Emanuele ha seguito le orme fondando l’azienda ConcaEntosa, nelle campagne tra Arzachena e Palau. Lui è diventato famoso per aver messo sul mercato "il bianco più caro d’Italia", il Vermentino Disco Volante Igt 2021 con prezzi a bottiglia sino a 1.800 euro. Queste sono ore decisive per l’inchiesta coordinata dalla pm di Tempio Pausania Noemi Mancini, che si sta concentrando sull’analisi di quanto accaduto la sera tra l’11 e il 12 settembre quando la donna è stata vista per l’ultima volta e poi di lei si sono perse le tracce. Alcuni telefoni cellulari sono stati sequestrati dagli uomini dell’Arma e verranno analizzati insieme con un’arma da fuoco. Sono stati i familiari di Cinzia a lanciare l’allarme, sporgere denuncia di scomparsa e mettere in moto la macchina delle ricerche iniziate dalle prime ore del 12 settembre: coinvolti decine di squadre dei vigili del fuoco, volontari della protezione civili e carabinieri. La sorella ha da subito diffuso vari appelli sui profili social. (ANSA).