(ANSA) – PALAU, 25 SET – Una lite finita nel sangue. Sarebbe questa la versione fornita agli inquirenti durante l’interrogatorio, ieri in caserma, da Emanuele Ragnedda, l’imprenditore del vino reo confesso dell’omicidio di Cinzia Pinna, la 33enne di Castelsardo scomparsa da Palau lo scorso 11 settembre e ritrovata cadavere nella tenuta dell’azienda dello stesso Ragnedda. Secondo la sua ricostruzione, l’uomo avrebbe sparato uno o più colpi di pistola contro la giovane donna per difendersi: al culmine di un violento litigio, lei si sarebbe avvicinata all’imprenditore con un oggetto in mano, e lui, per paura avrebbe premuto il grilletto. (ANSA).