Maltempo e disagi a Como, con danni e sfollati, e il sindaco Rapinese è lontano dalla città. Da parte delle opposizioni non sono mancate le critiche e ora a difendere l’operato del Comune, e di chi si è mobilitato in prima persona per mettere in sicurezza la città, è Fulvio Anzaldo, presidente del consiglio comunale.
Emergenza maltempo e sindaco lontano da Como, interviene Anzaldo
“Un sentito ringraziamento a tutti coloro (“yesmen” compresi), volontari e non, che, senza tanto clamore, hanno fornito il loro concreto contributo e stanno tuttora dando il loro fondamentale apporto nella gestione dello stato di straordinaria crisi che ha duramente colpito il nostro territorio”. Comincia così il post pubblicato sui social dal presidente del consiglio comunale comasco, Fulvio Anzaldo.
Poi passa al “contrattacco”, con una risposta – tra l’altro non poi così velata – che sembra rivolta direttamente alle opposizioni, le quali – nei giorni scorsi -hanno posto l’attenzione sull’assenza del sindaco durante una settimana difficile per la città, flagellata dal maltempo, tra smottamenti, voragini, fango in strada e pioggia incessante. “Grazie anche a chi, pur non avendo niente da dire, è stato zitto (cit.). Nessun ringraziamento, invece, a quelli che, pur non essendoci niente da dire, hanno dato fiato alla bocca o fatto andare le ditina sulla tastiera del loro dispositivo con critiche inutili o con finalità biecamente propagandistiche“, scrive Anzaldo. “Da costoro – conclude – non è giunto sostegno alcuno alla città“.
Infatti va ringraziato chi ha lavorato sul campo senza avere nessuna visibilità, ma che del fare fanno il valore.
Se come dicono ha funzionato così bene il coordinamento del comune senza il pezzo principale allora è quello che non funziona.