Un piano impraticabile sotto più punti di vista, dall’incompatibilità pedagogico-didattica alle criticità logistiche e strutturali. Così sostengono i consigli d’istituto Como Borgovico, Como Nord e Como Lora-Lipoma, che hanno bocciato il piano scuole del Comune di Como.
Piano scuole del Comune di Como, le criticità evidenziate dalle famiglie
L’incontro dello scorso 15 settembre, davanti a sindaco e vicesindaco, si sarebbe concluso in un nulla di fatto. Almeno secondo i presidenti dei consigli d’Istituto Como Borgovico, Como Nord e Como Lora. In particolare, per Simone Molteni, presidente del consiglio d’istituto Como Borgovico, la chiusura della scuola primaria Corridoni rappresenterebbe uno “spreco di risorse pubbliche investite in questi anni”.
Molteni ribadisce che le previsioni stimate da Palazzo Cerezzi sarebbero “totalmente sbagliate”, perché nell’Istituto di via Sinigaglia le iscrizioni negli ultimi anni sarebbero state sempre costanti, talvolta persino in crescita. Il Comune, inoltre, individuerebbe 140 posti vuoti che in realtà non ci sono. I genitori della Corridoni si oppongono al trasferimento “alla scuola media Foscolo” di via Borgovico. “Bambini di 6 anni sarebbero così insieme a ragazzi di 14, per non parlare dei problemi di traffico negli orari di punta”, commenta Molteni. “Il metodo è sbagliato. Chiudere la scuola si può fare, ma serve il dialogo con chi la scuola la vive ogni giorno. Abbiamo chiesto un tavolo di confronto – ricorda Molteni – e ci è stato riposto picche”.
Passiamo al consiglio d’istituto Como Lora-Lipomo, che evidenzia l’inadeguatezza delle infrastrutture, la differenza di età, il sovraffollamento e la riduzione degli spazi come principali elementi di criticità del piano scuole pensato da Palazzo Cernezzi. Tra i problemi, la perdita di un presidio territoriale e l’interruzione di servizi essenziali per le famiglie, oltre a evidenziare la necessità di tutela degli alunni con bisogni educativi speciali. Nelle intenzioni del comune, i bambini dell’infanzia di Salita Cappuccini – che il Comune intende chiudere – troverebbero nuovi spazi alla Adolfo Vacchi di via Montelungo. A preoccupare le famiglie dell’istituto Comprensivo Como Nord, infine, è l’annunciata chiusura della primaria di Ponte Chiasso, in via Brogeda. In questo caso i piccoli avranno come nuovo riferimento la Massina di Monte Olimpino.
Il prossimo incontro, spiegano i presidenti dei consigli d’istituto, è nel cortile di Palazzo Cernezzi alle 18.45 di mercoledì, nello stesso giorno in cui il consiglio comunale voterà la delibera che vede al centro il futuro delle scuole di Como.