Chiusura delle scuole a Como le famiglie non si arrendono e continuano ad opporsi alla decisione del Comune di trasferire alunni e personale dal prossimo anno scolastico. Si guarda in particolare alla primaria “Corridoni” e a quella di Ponte Chiasso oltre all’infanzia di via Salita Cappuccini.
La protesta è arrivata in serata a Palazzo Cernezzi attraverso un presidio che è stato organizzato – dai genitori e dall’associazione culturale Nova Como – in occasione della seduta di consiglio.
Sotto ai riflettori in particolare la scuola “Corridoni” di Via Sinigaglia che –spiegano le famiglie – rappresenta un presidio educativo fondamentale e che quest’anno ha registrato un aumento delle iscrizioni determinando la formazione di tre classi prime, anziché le consuete due. La motivazione del calo delle iscrizioni addotta dall’Amministrazione Comunale a supporto della decisione di chiudere il plesso è quindi infondata”. Si legge nella nota diffusa dall’associazione.
La prima manifestazione di protesta è andata in scena all’inizio di settembre nel cortile dell’istituto si erano dati appuntamento famiglie e politici in modo bipartisan per dire no alla razionalizzazione volta dal Comune alla luce del calo demografico e di edifici scolastici in molti casi vecchi e dispendiosi dal punto di vista energetico e quindi economico.
L’ottimizzazione delle risorse è un punto caro a tutti i cittadini, inclusi coloro che chiedono che la scuola rimanga aperta. Per questo sono state studiate altre soluzioni che però l’amministrazione per ora non ha preso in considerazione.